Composizioni scelte dal repertorio
di Sergej Rachmaninov sono il cuore del concerto di Alexander
Romanovsky in programma il 2 novembre (ore 20.30), nel Teatro
Sannazaro di Napoli, nella stagione musicale dell'Associazione
Alessandro Scarlatti.
Classe 1984, vincitore nel 2001 - a 17 anni - del concorso
Busoni, Alexander Romanovsky è tra i più apprezzati interpreti
del repertorio del grande compositore e pianista russo di cui si
celebra quest'anno il 150/o anniversario della nascita. Il
pianista ucraino (oggi con passaporto italiano) nel suo concerto
a Napoli pone in relazione l'arte di Rachmaninov con quella del
compositore polacco Fryderyk Chopin che "insieme con Liszt -
dice Tommaso Rossi, direttore artistico dell'Associazione
Alessandro Scarlatti - è universalmente considerato assoluto
punto di riferimento del pianismo romantico". Di Chopin saranno
eseguiti due dei "Walzer dell'op. 34" , lo "Scherzo op. 31 n. 2"
e la "Polonaise op. 53". Da Chopin a Rachmaninov, il concerto
prosegue con tre preludi (op.23 - n. 2,3,5) e con la particolare
trascrizione per pianoforte (realizzata dal maestro russo nel
1933) dello "scherzo" del "Sogno di una notte di mezza estate"
di Mendelssohn.
Un'esecuzione che farà da ponte verso la parte di programma
che Romanovsky dedicherà interamente a Rachmaninov, di cui
proporrà, oltre che una delle "Romanze op. 21" (la n. 5,
intitolata "Lilacs") e il famosissimo "Vocalise op 34 n. 14", la
grandiosa e tecnicamente impervia "Sonata op. 36 n. 2" con cui
si concluderà il suo concerto al Sannazaro di Napoli.
"La produzione di Rachmaninov - sottolinea Romanovsky -
prorompente sia nel suo originalissimo linguaggio armonico sia
per un incredibile senso di equilibrio nella forma, non è
vastissima. La sua vena molto generosa si è espressa da subito e
già le sue prime opere, composte negli ultimi anni del 1800,
erano delle composizioni talmente riuscite che lo stesso
Rachmaninov ha continuato a suonarle per tutta la sua vita.
Certo, resta difficile pensare come a quel tempo un compositore
potesse anche solo immaginare quelle melodie, quelle soluzioni
armoniche e ritmiche talmente innovative e riuscite".
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