"Dico grazie a tutti gli studenti
che sono qui per combattere a favore della verità, perché la
guerra uccide anche la verità". Lo ha detto Stella Moris, moglie
di Julian Assange, parlando agli studenti che da alcuni giorni
occupano l'Università L'Orientale di Napoli per dimostrare la
loro vicinanza al popolo palestinese. La moglie di Assange è nel
capoluogo campano dove domani riceverà la cittadinanza onoraria
che il Comune ha conferito al marito, in carcere in Gran
Bretagna.
Stella Moris è giunta all'Orientale dopo alcune tappe nel
centro della città. All'università è stata accolta da alcuni
ragazzi a terra come morti, con la scritta 'Press', a indicare i
morti tra i professionisti dell'informazione in medio Oriente.
"Quello che accade ai giornalisti a Gaza - ha commentato Moris -
è devastante. I giornalisti sono vulnerabili perché sono coloro
che vedono la realtà che accade e la riportano. Ciò che accade
ora in Medio Oriente è qualcosa di simile a quello che anche
Julian ha subito: oggi lui è in prigione perché ha detto la
verità sulla guerra, è stato accusato solo per aver raccontato
le verità su quanto accaduto in Afghanistan e in Iraq".
"Vedo un grande movimento dei giovani qui in Italia - dice
ancora Moris, facendo riferimento alla mobilitazione degli
universitari a Napoli e altrove - ma vedo in generale un mondo
che si sente mortificato da quello cui assiste. E' impossibile
rimanere fermi, siamo di fronte a eventi che muovono le persone,
che fanno soffrire per il sangue versato. Ora la cosa più
importante è che si fermino gli omicidi sul campo di battaglia e
che i leader del mondo si muovano per fermare tutto questo.
Molte persone aspettano che i propri governi si muovano".
La moglie di Julian Assange domani alle 15.30 sarà al Maschio
Angionino per ricevere la cittadinanza onoraria di Napoli
conferita al marito: "E' un onore", ha commentato. "Si avverte
la forte volontà della città di dare valore ai giornalisti
veri". Sempre domani, Stella Moris sarà all'inaugurazione di due
murales (uno a scampia per Assange) e ad un incontro al Cinema
Modernissimo con gli studenti del corso di Mass Media
dell'Accademia di Belle Arti.
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