Lesioni aggravate ai danni delle
due sorelle a cui il 30 maggio del 2022, nei pressi del ponte
della Sanità di Napoli, lanciò dell'acido sfregiandole: è
l'accusa per la quale la nona sezione penale del Tribunale di
Napoli (presidente Caputo) ha condannato a 9 anni e 9 mesi di
reclusione la ventunenne Francesca Pierro, zia delle vittime.
Per la donna, che dal 27 luglio 2022 è ai domiciliari, la
Procura di Napoli (sostituto procuratore Giulia d'Alessandro,
procuratore aggiunto Raffaello Falcone) aveva chiesto 10 anni di
reclusione.
"Ritengo che non ci siano elementi sufficienti per
giustificare una condanna di questo genere", ha detto l'avvocato
Bernardo Scarfò, legale della giovane: "prendiamo atto della
sentenza ma attendiamo le motivazioni per proporre appello".
Il motivo del gesto, secondo quanto emerso dalle indagini,
sarebbe riconducibile a dissidi in famiglia che andavano avanti
da anni, anche via social. Schermaglie che sono proseguite anche
dopo l'arresto attraverso altri parenti: lo scorso 10 ottobre,
la Squadra Mobile di Napoli ha arrestato e messo ai domiciliari
(con braccialetto elettronico) il nonno 63enne delle due
vittime, e una sua figlia di 46 anni, tutti gravemente indiziati
di atti persecutori nei confronti delle nipoti sfregiate con
l'acido, che all'epoca dei fatti avevano 17 e 23 anni. Nei
confronti di un'altra zia delle due vittime, inoltre, lo stesso
giorno è stato notificato un divieto di avvicinamento e di
comunicazione con le ragazze, emesso, come le altre due misure
cautelari, dal gip di Napoli su richiesta della sezione "fasce
deboli" della Procura.
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