Il presepe contro l'esclusione e
le discriminazioni per ricordare "la lunga traccia di sangue che
hanno lasciato nella storia". In quello che sta allestendo don
Vitaliano Della Sala ai piedi dell'altare della chiesa dei santi
Pietro e Paolo a Capocastello di Mercogliano, in provincia di
Avellino, ad accudire il Bambino sono due donne, simbolo delle
famiglie Arcobaleno. "Il disprezzo, anche da parte di settori
della Chiesa cattolica nei loro confronti -spiega il sacerdote-
e la loro condanna a prescindere, senza un confronto serio e
onesto, è una sorta di pennellata di tenebre che contribuisce a
dipingere la notte del nostro tempo. Ecco perché ci sono due
mamme nel presepe: la luce del Natale quest'anno la vedo
risplendere anche su queste famiglie, colpite da critiche e
condanne disumane e antievangeliche".
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