"È inconcepibile e inaccettabile che
l'Università "Federico II" di Napoli sia stata costretta a
cancellare una conferenza per le intimidazioni e la violenza di
un gruppo di facinorosi contro il relatore, il direttore di
"Repubblica" Maurizio Molinari, solo perché ebreo. Solo perché
cerca ancora di agire responsabilmente come giornalista. Gli
atenei sono o dovrebbero essere il luogo della tolleranza,
dell'inclusione, della libertà di pensiero, del rispetto della
persona. A Molinari la nostra totale solidarietà e vicinanza.
Questi episodi non fanno che rafforzare il nostro senso di
comunità. Se prevale l'antisemitismo, è una sconfitta per
tutti". Lo dichiarano, in una nota congiunta, la presidente
dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, il
presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, e il
presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi.
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