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Anche il pos per comprare droga, ma risultava acquisto di abiti

Anche il pos per comprare droga, ma risultava acquisto di abiti

Blitz anticamorra nel Casertano, eseguite 40 misure cautelari

NAPOLI, 03 settembre 2024, 16:58

Redazione ANSA

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La droga si pagava anche con il pos nel Casertano, tra Teverola e Carinaro: emerge dall'indagine dei carabinieri del comando provinciale di Caserta che hanno sgominato una organizzazione criminale, il clan Picca-Di Martino, eseguendo stamani 32 arresti in carcere, tre ai domiciliari e altre misure cautelari meno afflittive. Secondo quanto emerso dall'analisi delle transazioni l'esercizio commerciale coinvolto era un negozio di abiti: in sostanza si comprava lo stupefacente facendo risultare che si erano venduti vestiti. Sul fronte delle estorsioni sono una ventina quelle documentate tra quelle consumate e quelle tentate: le vittime venivano invitate a casa dal capoclan per incutere un livello di soggezione maggiore. Si tratta, ha detto il procuratore Gratteri insieme con i comandanti dei carabinieri presenti in conferenza stampa con il procuratore aggiunto Michele Del prete: "di una camorra al passo con i tempi, in attività non solo estorsioni e droga ma anche riciclaggio che gli ha consentito di infiltrarsi nel tessuto economico, come dimostra il bar con fatturati da 900mila euro euro". La zona sul quale il clan agiva è quella sulla quale insiste l'area Asi. i reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
    Tra gli arrestati figura anche l'elemento di spicco di un gruppo camorristico operante nella provincia di Caserta: si tratta di Aldo Picca, 67 anni, che con Nicola Di Martino, 54 anni, suo alter ego, guidava l'associazione a delinquere malavitosa.
   

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