Si è conclusa la sesta edizione del
Contamination Lab UniParthenope (CLab), il percorso di tirocinio
extracurriculare che offre attività di accompagnamento e
formazione alla cultura d'impresa e all'imprenditorialità ai più
giovani, promosso dal Dipartimento di Studi economici e
giuridici dell'Università degli studi di Napoli "Parthenope". La
finale dell'iniziativa si è svolta a bordo della nave da
crociera Msc Divina, attraccata nel Porto di Napoli.
Cinquantacinque gli aspiranti startupper selezionati per
prendere parte al percorso laboratoriale, suddiviso in due macro
fasi: la prima, CLab activation, è stata finalizzata a rendere
omogenee le competenze dei giovani partecipanti. La seconda,
Reversed incubation, ha offerto ai clabbers l'occasione di
mettersi alla prova con i fabbisogni di innovazione legati a una
challenge proposta dalle imprese partner, rispetto ai temi della
blue e circular economy.
Responsabile scientifico e CLab chief è il rettore
dell'Università degli studi di Napoli "Parthenope", Antonio
Garofalo, project manager Antonio Cennamo e operation manager,
Aniello Ferraro. Tra le aziende partner del progetto Msc
Crociere, Svas Biosana, Atida eFarma, Nexus Tlc, Agb Company.
i progetti vincitori della sesta edizione del clab
Nel corso della giornata conclusiva di CLab, le 10 squadre
formate dagli aspiranti startupper hanno avuto 5 minuti di tempo
per convincere la commissione di esperti sulle potenzialità
delle proprie idee d'impresa e aggiudicarsi la vittoria.
Al termine della sfida, due le idee premiate dalla giuria:
"One problem, one solution"
- un'idea di riutilizzo del packaging per creare giochi per
bambini, nata dalla challenge proposta dall'azienda SVAS
Biosana. Il team, composto da Alessandro Servillo, Anna Maria
Pagano, Giulia Bevo e Ludovica Petrella, con il mentor Alberto
Celentano, ha mostrato come un problema possa trasformarsi in
una soluzione innovativa e concreta.
Il progetto in sintesi: "Shapes" è un gioco sostenibile che
risponde alla sfida del contrasto all'eccessiva presenza delle
plastiche monouso nell'ambiente. "Shapes" è realizzato
interamente con plastica riciclata proveniente dai device medici
prodotti dalla SVAS, contribuendo in questo modo a un'economia
circolare e più sostenibile. L'uso di materiali riciclati non
solo riduce gli sprechi, ma educa anche i bambini all'importanza
della sostenibilità e del rispetto per l'ambiente. Il gioco è
composto da forme geometriche basilari, stimola creatività,
ragionamento e intuitività dei bambini basandosi sul metodo
Montessori, migliorando le competenze sociali come il lavoro di
gruppo. Il gioco è rivolto ai bambini nella fascia 3-9 anni, con
l'obiettivo di creare un ambiente di gioco dinamico, riducendo
la sensazione di isolamento, soprattutto nei contesti medici
dove spesso i più piccoli vivono momenti di solitudine o stress.
"Next Gen Innovators"
- la sostenibilità nel settore crocieristico-turistico ha
trovato risposta nel progetto di Pasquale Di Furia, Cristina
Mugione, Crescenzo Maiello, Matteo Romano ed Emilio Mirante,
guidati dal mentor Giovanni De Caro, grazie alla challenge
lanciata da MSC.
Il progetto in sintesi: Msc Sustainable Museum è un'area fisica
e virtuale che ha lo scopo di aumentare l'interazione tra la
compagnia e i passeggeri sul tema della sostenibilità e di
fungere da amplificatore delle azioni della compagnia in questo
ambito. L'area sarà caratterizzata dalla presenza di giochi e
strumenti digitali che permetteranno di rendere l'esperienza
interattiva ma anche didattica. L'intelligenza artificiale e
un'app dedicata ottimizzeranno l'esperienza complessiva e grazie
all'aiuto di una moneta virtuale dedicata - Msc coin - sarà
possibile per i visitatori riscattare gadget eco friendly ed
esperienze esclusive in tema con la sostenibilità.
La giuria che ha valutato le idee dei clabbers era composta da:
Antonio Amato, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Unione
Industriali Napoli;
Guido Bourelly, presidente del Gruppo Piccola Industria
dell'Unione Industriali Napoli e amministratore della Bourelly
Group; Filomena Buonocore, professoressa ordinaria in
Organizzazione aziendale e vicedirettrice del Dipartimento di
Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli
"Parthenope";
Antonio Cennamo, project manager CLab UniParthenope; Antonio
Garofalo, rettore dell'Università degli Studi di Napoli
"Parthenope" e CLab Chief; Renato Passaro, professore di
Ingegneria economico-gestionale e delegato alla Terza missione
dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope"; Claudia
Perillo, consigliere Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione
Industriali Napoli.
Dice Antonio Garofalo, rettore università degli studi di Napoli
"Parthenope"
"Sono orgoglioso del progetto Contamination Lab, che
l'Università Parthenope ha lanciato e promosso insieme a tanti
partner, a cominciare da importanti realtà produttive del nostro
territorio. Negli anni CLab è diventato un programma di
eccellenza a livello nazionale perché è in grado di stimolare la
partecipazione dei nostri giovani a raccogliere sfide complesse
e importanti su temi di rilevanza strategica, come la blue
economy e la sostenibilità. Il nostro obiettivo è quello di
mettere sempre lo studente al centro di tutto e con CLab ci
siamo riusciti. È stato un percorso di 5 mesi molto intenso, ha
arricchito gli aspiranti imprenditori mettendoli nelle
condizioni di affinare le proprie competenze, al servizio del
sistema imprenditoriale e della competitività del nostro
territorio".
Afferma Leonardo Massa, vice president Southern Europe della
divisione Crociere del gruppo Msc: "La collaborazione tra MSC e
Università Parthenope è ormai di lunga data. Ci piace l'idea che
i ragazzi vengano formati all'economia del mare, un ambito che
ci vede in prima linea. Il territorio ha straordinarie
potenzialità da esprimere, anche nell'aiutare i ragazzi a
formarsi al meglio. Il progetto CLab va proprio in questa
direzione. Avere oggi i ragazzi a bordo di una nave MSC è una
testimonianza di questa relazione ormai consolidata tra la
nostra azienda e l'Università Parthenope, anche nell'ottica di
dare un'iniezione di ottimismo a questi ragazzi e dire loro che
anche al Sud ci sono prospettive di realizzazione
professionale".
Sostiene Valeria Fascione, assessore alla ricerca, innovazione e
startup della Regione Campania: "È stato un piacere partecipare
alla finale della sesta edizione del Contamination Lab
dell'Università Parthenope, un'iniziativa che dimostra
l'importanza di investire nelle nuove generazioni e nella loro
capacità di innovare. Il successo del CLab conferma come il
dialogo tra università, imprese e istituzioni possa portare a
soluzioni concrete e idee imprenditoriali di valore per il
futuro. Questa formula, che integra formazione, mentoring e
confronto con il mondo aziendale, offre ai partecipanti
un'opportunità unica di sviluppare le proprie intuizioni. La
partecipazione di partner e imprese locali rafforza il legame
con il territorio, creando un ambiente favorevole per la nascita
di nuove startup e progetti ad alto impatto. Complimenti agli
organizzatori e a tutti coloro che hanno creduto nel progetto,
dando ai giovani la possibilità di mettere in gioco il loro
talento. Auguro ai finalisti di vedere presto le loro idee
trasformarsi in imprese che potranno rafforzare l'economia
regionale".
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