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Conclusa sesta edizione Contamination Lab UniParthenope (CLab)

Conclusa sesta edizione Contamination Lab UniParthenope (CLab)

La sfida tra 55 aspiranti startupper divisi in 10 squadre

NAPOLI, 04 ottobre 2024, 14:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si è conclusa la sesta edizione del Contamination Lab UniParthenope (CLab), il percorso di tirocinio extracurriculare che offre attività di accompagnamento e formazione alla cultura d'impresa e all'imprenditorialità ai più giovani, promosso dal Dipartimento di Studi economici e giuridici dell'Università degli studi di Napoli "Parthenope". La finale dell'iniziativa si è svolta a bordo della nave da crociera Msc Divina, attraccata nel Porto di Napoli.
    Cinquantacinque gli aspiranti startupper selezionati per prendere parte al percorso laboratoriale, suddiviso in due macro fasi: la prima, CLab activation, è stata finalizzata a rendere omogenee le competenze dei giovani partecipanti. La seconda, Reversed incubation, ha offerto ai clabbers l'occasione di mettersi alla prova con i fabbisogni di innovazione legati a una challenge proposta dalle imprese partner, rispetto ai temi della blue e circular economy.
    Responsabile scientifico e CLab chief è il rettore dell'Università degli studi di Napoli "Parthenope", Antonio Garofalo, project manager Antonio Cennamo e operation manager, Aniello Ferraro. Tra le aziende partner del progetto Msc Crociere, Svas Biosana, Atida eFarma, Nexus Tlc, Agb Company.
    i progetti vincitori della sesta edizione del clab Nel corso della giornata conclusiva di CLab, le 10 squadre formate dagli aspiranti startupper hanno avuto 5 minuti di tempo per convincere la commissione di esperti sulle potenzialità delle proprie idee d'impresa e aggiudicarsi la vittoria.
    Al termine della sfida, due le idee premiate dalla giuria: "One problem, one solution" - un'idea di riutilizzo del packaging per creare giochi per bambini, nata dalla challenge proposta dall'azienda SVAS Biosana. Il team, composto da Alessandro Servillo, Anna Maria Pagano, Giulia Bevo e Ludovica Petrella, con il mentor Alberto Celentano, ha mostrato come un problema possa trasformarsi in una soluzione innovativa e concreta.
    Il progetto in sintesi: "Shapes" è un gioco sostenibile che risponde alla sfida del contrasto all'eccessiva presenza delle plastiche monouso nell'ambiente. "Shapes" è realizzato interamente con plastica riciclata proveniente dai device medici prodotti dalla SVAS, contribuendo in questo modo a un'economia circolare e più sostenibile. L'uso di materiali riciclati non solo riduce gli sprechi, ma educa anche i bambini all'importanza della sostenibilità e del rispetto per l'ambiente. Il gioco è composto da forme geometriche basilari, stimola creatività, ragionamento e intuitività dei bambini basandosi sul metodo Montessori, migliorando le competenze sociali come il lavoro di gruppo. Il gioco è rivolto ai bambini nella fascia 3-9 anni, con l'obiettivo di creare un ambiente di gioco dinamico, riducendo la sensazione di isolamento, soprattutto nei contesti medici dove spesso i più piccoli vivono momenti di solitudine o stress.
    "Next Gen Innovators" - la sostenibilità nel settore crocieristico-turistico ha trovato risposta nel progetto di Pasquale Di Furia, Cristina Mugione, Crescenzo Maiello, Matteo Romano ed Emilio Mirante, guidati dal mentor Giovanni De Caro, grazie alla challenge lanciata da MSC.
    Il progetto in sintesi: Msc Sustainable Museum è un'area fisica e virtuale che ha lo scopo di aumentare l'interazione tra la compagnia e i passeggeri sul tema della sostenibilità e di fungere da amplificatore delle azioni della compagnia in questo ambito. L'area sarà caratterizzata dalla presenza di giochi e strumenti digitali che permetteranno di rendere l'esperienza interattiva ma anche didattica. L'intelligenza artificiale e un'app dedicata ottimizzeranno l'esperienza complessiva e grazie all'aiuto di una moneta virtuale dedicata - Msc coin - sarà possibile per i visitatori riscattare gadget eco friendly ed esperienze esclusive in tema con la sostenibilità.
    La giuria che ha valutato le idee dei clabbers era composta da: Antonio Amato, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali Napoli; Guido Bourelly, presidente del Gruppo Piccola Industria dell'Unione Industriali Napoli e amministratore della Bourelly Group; Filomena Buonocore, professoressa ordinaria in Organizzazione aziendale e vicedirettrice del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope"; Antonio Cennamo, project manager CLab UniParthenope; Antonio Garofalo, rettore dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope" e CLab Chief; Renato Passaro, professore di Ingegneria economico-gestionale e delegato alla Terza missione dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope"; Claudia Perillo, consigliere Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione Industriali Napoli.
    Dice Antonio Garofalo, rettore università degli studi di Napoli "Parthenope" "Sono orgoglioso del progetto Contamination Lab, che l'Università Parthenope ha lanciato e promosso insieme a tanti partner, a cominciare da importanti realtà produttive del nostro territorio. Negli anni CLab è diventato un programma di eccellenza a livello nazionale perché è in grado di stimolare la partecipazione dei nostri giovani a raccogliere sfide complesse e importanti su temi di rilevanza strategica, come la blue economy e la sostenibilità. Il nostro obiettivo è quello di mettere sempre lo studente al centro di tutto e con CLab ci siamo riusciti. È stato un percorso di 5 mesi molto intenso, ha arricchito gli aspiranti imprenditori mettendoli nelle condizioni di affinare le proprie competenze, al servizio del sistema imprenditoriale e della competitività del nostro territorio".
    Afferma Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione Crociere del gruppo Msc: "La collaborazione tra MSC e Università Parthenope è ormai di lunga data. Ci piace l'idea che i ragazzi vengano formati all'economia del mare, un ambito che ci vede in prima linea. Il territorio ha straordinarie potenzialità da esprimere, anche nell'aiutare i ragazzi a formarsi al meglio. Il progetto CLab va proprio in questa direzione. Avere oggi i ragazzi a bordo di una nave MSC è una testimonianza di questa relazione ormai consolidata tra la nostra azienda e l'Università Parthenope, anche nell'ottica di dare un'iniezione di ottimismo a questi ragazzi e dire loro che anche al Sud ci sono prospettive di realizzazione professionale".
    Sostiene Valeria Fascione, assessore alla ricerca, innovazione e startup della Regione Campania: "È stato un piacere partecipare alla finale della sesta edizione del Contamination Lab dell'Università Parthenope, un'iniziativa che dimostra l'importanza di investire nelle nuove generazioni e nella loro capacità di innovare. Il successo del CLab conferma come il dialogo tra università, imprese e istituzioni possa portare a soluzioni concrete e idee imprenditoriali di valore per il futuro. Questa formula, che integra formazione, mentoring e confronto con il mondo aziendale, offre ai partecipanti un'opportunità unica di sviluppare le proprie intuizioni. La partecipazione di partner e imprese locali rafforza il legame con il territorio, creando un ambiente favorevole per la nascita di nuove startup e progetti ad alto impatto. Complimenti agli organizzatori e a tutti coloro che hanno creduto nel progetto, dando ai giovani la possibilità di mettere in gioco il loro talento. Auguro ai finalisti di vedere presto le loro idee trasformarsi in imprese che potranno rafforzare l'economia regionale".
   

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