Uno scontro a colpi di pistola
(almeno cinque quelle che avrebbero sparato) tra due bande di
ragazzini, una della zona Mercato e l'altra della Sanità: ci
sarebbe questo dietro all'omicidio di Emanuele Tufano, il 15enne
assassinato la notte tra il 23 e il 24 ottobre a Napoli, poco
prima che raggiungesse Corso Umberto da via Carmeniello al
Mercato.
Durante gli interrogatori a cui sono stati sottoposti in
Questura, due ragazzi di 15 e 17 anni avrebbero ammesso di aver
partecipato allo scontro a fuoco, dovendosi difendere dal gruppo
rivale, composto da giovani e giovanissimi della Sanità, in
sella a diversi scooter: non è escluso che uno dei due abbia
anche detto di aver sparato contro Tufano, sempre per difesa, ma
il loro racconto è ancora tutto da verificare.
Le attività d'indagine della Squadra Mobile e coordinate dai
magistrati di due Procure, quella dei minorenni e della
Direzione distrettuale antimafia, vanno avanti senza sosta ed
appaiono particolarmente complesse e delicate.
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