(di Mario Zaccaria)
La nuova Roma di Ranieri regge per
un tempo sul campo della capolista alla quale basta un gol
dell'ex Lukaku, a inizio del secondo tempo, per portarsi a casa
la vittoria e mantenere così la vetta della classifica.
La partita è complessivamente equilibrata con la Roma che
imbriglia il Napoli nella prima frazione di gioco e che tenta di
replicare al gol del belga con una condotta tattica più
spregiudicata che tuttavia non dà i suoi frutti. La reazione dei
giallorossi, in concreto, frutta solo una grande occasione, una
traversa colpita da Dovbyk con un colpo di testa. Troppo poco
per assistere a una vera e propria rivoluzione nel comportamento
dei giocatori e nel risultato sul campo, come avrebbero sperato
i tifosi della Roma, anche se qualcosa di buono si è visto se
non altro nel carattere e nella voglia di combattere mostrati
dalla squadra nella fase finale della gara.
Conte ancora una volta ottiene il massimo risultato con una
condotta di gara della sua squadra che non entusiasma. Ma il
Napoli è cinico e concreto e questa caratteristica lo spinge in
vetta alla graduatoria, resistendo per il momento alla
instancabile rincorsa di tutte le avversarie.
Ranieri, che con questa sconfitta comincia male la sua terza
avvebtura a Trigoria, schiera la Roma con il 4-4-1-1 che spesso
diventa un 4-5-1 perché Pellegrini quando l'iniziativa del gioco
è del Napoli retrocede di qualche decina di metri e in ogni caso
ha il compito di fronteggiare Lobotka per non farlo agire
indisturbato. Il nuovo tecnico dei giallorossi piazza
inizialmente sugli esterni El Shaarawy a destra e Pisilli a
sinistra, ma entrambi mostrano un po' di difficoltà ad aiutare
gli esterni difensivi nel contenere le incursioni di
Kvaratskhelia e Politano.
Nel primo tempo il Napoli esercita un netto predominio nel
gioco anche se la squadra di Conte costruisce con difficoltà
buone occasioni da gol. Nella Roma c'è eccessiva distanza tra il
centrocampo e l'attacco e Dovbyk, lasciato troppo solo e chiuso
nella morsa tra Rrahmani e Buongiorno, ne risente in maniera
negativa. Il Napoli costruisce solo una clamorosa palla gol al
1' con Kvaratskhelia che indirizza male il pallone con un colpo
di testa a tre metri dalla linea di porta.
Nella ripresa il Napoli trova dopo soli 8' il gol del
vantaggio che sblocca e che decide la gara. Di Lorenzo sfrutta
una errata valutazione di Angelino su traversone di
Kvaratskhelia, si incunea in area di rigore e serve al centro
con un rasoterra Lukaku che anticipa Hummels e Svilar e devia il
pallone in fondo alla rete. La squadra di Conte, a questo punto
della gara abbassa i ritmi di gioco e i giallorossi, con Ranieri
che corregge tatticamente la squadra con l'ingresso di Baldanzi
al fianco di Dovbyk, cominciano a esercitare una maggior
pressione nella metà campo avversaria. Al 20' la squadra di
Ranieri va vicina al pareggio con un colpo di testa di Dovbik,
su traversone di Angelino, che colpisce la traversa.
Il Napoli si impigrisce sempre di più con il trascorrere dei
minuti e la Roma, grazie anche alla freschezza atletica
determinata dagli innesti di Ranieri dalla panchina, si riversa
nella metà campo avversaria. I giallorossi attaccano con
insistenza anche se in maniera confusa e negli ultimi dieci
minuti il Napoli trova grosse difficoltà a uscire dalla propria
area di rigore. Ranieri tenta la mossa della disperazione a tre
minuti dalla fine della partita e manda in campo anche Dybala al
posto di Mancini.
L'attacco giallorosso, però, non riesce a creare occasioni da
gol e nel finale del recupero è il Napoli, con uno spunto e una
conclusione a fil di palo di Neres, a sfiorare il raddoppio.
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