Arte, musica e iniziative sociali.
Sono i tre filoni attorno ai quali si muove l'hotel de Bonart
Naples Curio Collection, il nuovo marchio che accompagna la
"seconda vita" dell'ex Britannique al Corso Vittorio Emanuele di
Napoli. Tra i progetti del Caracciolo Hospitality Group,
proprietario della struttura così come del Palazzo Caracciolo
Naples nonché del Grand Hotel Telese nel Beneventano, quello
dedicato all'associazione Dedalus finalizzato a garantire la
formazione di circa 10 donne con situazioni di grave disagio e
fragilità e l'inserimento professionale di alcune; l'iniziativa
Bella Piazza finalizzata alla rigenerazione e cura di spazi
pubblici nell'area di in Piazza Garibaldi; il progetto
Migrantour, che promuove itinerari particolari, che coinvolgono
le molteplici identità culturali presenti nella città di Napoli.
"L'elemento fondante della visione del Gruppo - afferma il
direttore generale del Caracciolo Hospitality Group, Barbara
Brunelli - non poteva che essere un circolo virtuoso tra
eccellenza e sostenibilità, la prima al servizio della seconda,
con l'obiettivo di garantire un impegno profuso verso la
comunità, l'ambiente e nei confronti del nostro personale, tutti
elementi che contribuiscono al nostro patrimonio. La nostra
volontà è quella di contribuire alla creazione di un sistema più
sostenibile, di benessere della comunità e delle imprese, nonché
garantire un ambiente fertile per il futuro di giovani talenti".
Costruito nel 1870 e soggetto ad un'importante ristrutturazione
conclusasi nel 2020, oggi l'hotel trova la sua più naturale
connotazione e assume un nuovo nome, diventando il de Bonart
Naples Curio Collection. L'anima dell'hotel è un'omaggio
all'arte: a partire dal naming creato dalla crasi dei due
termini Bon e Art, fino alla estesa collezione di opere di
artisti contemporanei campani, appositamente realizzate per
l'hotel attraverso lo studio napoletano di Progettazione Studio
Gnosis. Sono stati coinvolti 50 artisti ad interpretare miti e
leggende della città di Napoli, realizzando tutte le 150 opere
che oggi si trovano all'interno dell'hotel. "Totem" di Sergio
Fermariello, situato nella reception; "Sibilla" di Daniela
Pergreffi nella lobby blu; "Ascolto" di Antonella Raio che
racchiude le voci dei cittadini napoletani nella lobby rossa;
"Villa dei Misteri" di Roberto Polidori, nella lobby verde,
"Rosso Vesuvio" e "Bianco Vesuvio" di Gennaro Regina situate
nell'American Bar. Le opere che adornano le 6 Suite Mito sono "A
PoPular Siren" di Roxy in the box, "Mbriana" di Danilo
Ambrosino, "Donne di Cuore" di Stefano Parisio Perrotti, "Ovo" e
"Diamante" di Ludovico Fusco, "Donna Regina" di Simona Lanzillo.
Volutamente i nomi delle Suite sono dedicati ai miti napoletani:
Partenope, Ovo, Diamante, Sibilla, 'Mbriana e Donna Regina.
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