(di Amalia Angotti)
Le lettere di licenziamento per i
400 lavoratori della Trasnova, azienda dell'indotto Stellantis
rimasta senza commesse - secondo la Fiom - sono pronte a
partire, ma il segnale di una svolta arriva in serata. Il gruppo
presieduto da John Elkann annuncia che "è disponibile a riaprire
la discussione con la direzione di Trasnova per capire come
supportare l'azienda in questa fase, consapevole degli impatti
che la fine del contratto con Stellantis ha sui suoi
lavoratori".
Stellantis spiega di avere informato Trasnova "nei tempi
previsti dalla legge comunicando che dal 2025 le politiche
industriali all'interno degli impianti italiani avrebbero
previsto l'internalizzazione delle attività svolte, decisione in
linea con le azioni che stiamo assumendo per affrontare - anche
noi - le difficoltà legate alla transizione verso la mobilità
elettrica indicata dalla politica, a tutela del lavoro delle
persone di Stellantis. Non vi è alcun legame, pertanto - spiega
l'azienda - tra la decisione di internalizzare l'attività
svolta da Trasnova e gli investimenti di Stellantis in Italia,
tantomeno con il cambio della leadership di questi giorni, che
al contrario si muove nel solco del dialogo e del rispetto
istituzionale". Stellantis conferma, infatti, la propria
partecipazione all'incontro del 10 dicembre convocato dal
Ministero delle Imprese e del Made in Italy, inizialmente
previsto per il 17 dicembre. Domani alle 11 la segretaria del
Pd, Elly Schlein, sarà allo stabilimento Stellantis di
Pomigliano d'Arco, dove da giorni continua il presidio dei
lavoratori di Trasnova che bloccano l'ingresso delle merci
impedendo la regolare attività produttiva. Già lunedì erano
andati i parlamentari di Avs e il leader del movimento 5 stelle,
Giuseppe Conte. I parroci ed i sacerdoti di Pomigliano d'Arco
hanno portato la loro solidarietà e quella del vescovo di Nola,
monsignor Francesco Marino, ai lavoratori di Trasnova. "Non
possiamo consentire che questi lavoratori siano licenziati - ha
detto don Aniello Tortora, parroco cittadino e vicario
episcopale della diocesi nolana per la carità e la giustizia -
la Chiesa è vicina a queste famiglie, e lo sarà fino a quando
non saranno scongiurati i licenziamenti dei lavoratori".
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