Anche i sindaci dell'isola hanno
partecipato ieri sera al sit in di protesta contro gli
abbattimenti di case abusive, tenutosi dinanzi al municipio di
Ischia Porto. Sull'isola, secondo stime ufficiali, sarebbero
diverse migliaia gli immobili con difformità edilizie destinati
perciò all'abbattimento, totale o parziale.
Per il 2025 sono programmate numerose demolizioni: nei giorni
scorsi ad esempio il comune isolano capoluogo ha ottenuto i
fondi necessari per procedere all'abbattimento di quattro opere
abusive, realizzate tra il 1998 ed il 2008, mentre a Serrara
Fontana a metà di gennaio dovrebbe essere demolita una casa
abitata da una madre coi suoi figli.
Alla manifestazione hanno partecipato anche i sindaci di
Ischia Porto, Lacco Ameno e Serrara Fontana, i vice sindaci di
Casamicciola e Barano ed altri amministratori locali. A loro i
manifestanti hanno espresso tutte le preoccupazioni per la
situazione chiedendo un impegno concreto a difesa non solo delle
abitazioni a rischio abbattimento ma dello stesso diritto alla
casa, preannunciando per le prossime settimane una nuova
protesta di piazza con un corteo.
"Serve una norma ad hoc che permetta ai giudici di non
procedere agli abbattimenti" è stato il commento degli
amministratori presenti che hanno ribadito la necessità di
distinguere tra gli abusi di necessità e quelli realizzati a
scopo speculativo e la convinzione che solo attraverso una nuova
legge si possano fermare le demolizioni.
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