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Manfredi, la nuova Scampia entro fine 2027

Manfredi, la nuova Scampia entro fine 2027

Sindaco Napoli: "La tragedia di luglio ha accelerato i tempi"

NAPOLI, 02 gennaio 2025, 17:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La scadenza fissata dal progetto 'Restart' per vedere la nuova Scampia è la fine del 2027, ma già a metà dell'anno prossimo dovrebbero veder la luce le prime nuove costruzioni destinate a sostituire le Vele abbattute e oramai consegnate alla storia urbanistica di Napoli. Questo il cronoprogramma ricordato dal sindaco di Napoli Manfredi nel corso dell'incontro con la stampa tenutosi oggi in Prefettura.
    "Chiudere lo sgombero sei mesi fa era insperato. Eravamo partiti due anni fa con 'Restart Scampia' facendo un censimento.
    Abbiamo fatto un lavoro per reperire risorse pari a 150 milioni di euro, fondi Pnrr, cui si sono aggiunti altri fondi destinati alle periferie dal governo Renzi e che siamo riusciti a recuperare. Un evento fondamentale per questo processo è stata la tragedia di luglio, il sacrificio delle vittime ha rafforzato l'azione amministrativa e governativa e ci ha consentito di sgomberare tutte le Vele in linea con i piani integrati. E' stata un'operazione di sgombero storica, ci sono persone nate nelle Vele, tante famiglie". Due - tre anni, secondo alcune stime tecniche, gli anni guadagnati con le nuove procedure di sgombero e ricostruzione definite dopo la tragedia di luglio. Tornando allo sgombero delle ultimi undici famiglie avvenuto stamattina Manfredi ha sottolineato: "La cosa che ci rende più soddisfatti è che siamo riusciti a sostituire lo Stato alla criminalità. Questa operazione è stata fatta insieme agli abitanti, tutto è avvenuto in maniera pacifica e condivisa".
    Le prossime tappe vanno dalla demolizione della Vela Gialla, che comincerà nel giro di un paio di settimane, a quella delle Vela Rossa nel giro di due mesi. In parallelo partiranno i cantieri per i primi 170 - dei 433 alloggi finali previsti - che saranno pronti per il 2026. Sono invece 475 al momento i nuclei familiari interessati ma bisognerà vedere se tutti vorranno tornare a Scampia o preferiranno altre soluzioni. Dopo la demolizione delle due Vele sarà dato il via ai nuovi alloggi con quote di verde pubblico per i bambini. Proprio per il verde serviranno risorse aggiuntive che al momento non ci sono per 20-30 milioni: "Ma non sarà un problema trovarle, avremo modo e tempo - confida Manfredi -. Ad oggi abbiamo speso 1,5 milioni. I costi sono aumentati del 30% e questo richiede di trovare altre risorse. Abbiamo la copertura per la parte residenziale ma poi c'è lo spazio verde da coprire". Dal sindaco la notizia che più del 50% delle famiglie sgomberate si sistemerà presso parenti: "Tutti gli aventi diritto riceveranno contributi dallo Stato fino a quando non entreranno nelle nuove case". Per Manfredi - che ha detto di non temere interferenze sul progetto dall'inchiesta in corso - nelle vecchie Vele c'erano ormai condizioni igienico-sanitarie oltre il limite, non da Paese civile. "La sistemazione che avranno gli abitanti delle Vele - ha sottolineato - sarà di gran lunga migliore a quella che avevano. Sicuramente non ci dimenticheremo di loro e quello che abbiamo cominciato porteremo a termine. Rappresentiamo lo Stato italiano. E' comodo tenere 2000 persone sul filo del rasoio - osserva con un chiaro riferimento alla malavita - c'è anche chi specula sul disagio".
    Infine un appello ai cittadini: "A loro dico di avere fiducia e di essere vigili perché il controllo democratico è sempre necessario. Ci controllino, ci fa piacere". Ma c'è già chi lo fa. Come spiega il prefetto di Bari che ha rivelato di ricevere da sei mesi tutti i giorni la telefonata di una famiglia di Scampia.
   

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