"Non è più la Scampia di Gomorra,
ma una nuova Scampia": esulta il sindaco di Napoli Gaetano
Manfredi nel giorno in cui con lo sgombero pacifico delle ultime
undici famiglie dalle Vele di Scampia si dà formalmente il via
al progetto "Restart Scampia" che prevede la costruzione di
dodici nuovi edifici per oltre 430 famiglie da erigere sulle
ceneri dei caratteristici palazzi disegnati dall'architetto Le
Corbusier a Napoli tra gli anni '60 e '70, col tempo divenuti
simbolo di degrado. Con lo sgombero delle ultime famiglie
potranno partire le operazioni di abbattimento di due delle
ultime tre Vele rimaste in piedi, delle sette originarie, e si
potrà avviare il progetto di recupero dell'intera area.
"Finalmente - ha detto Manfredi nel corso di una conferenza
stampa in Prefettura a Napoli - avremo la nuova Scampia". Delle
sette Vele originarie resterà in vita solo la Vela Celeste che
sarà comunque sottoposta a intervento di riqualificazione.
"Ringrazio anche il Governo - ha sottolineato il primo
cittadino partenopeo - che ci è stato vicino e continuerà ad
esserci vicino con la firma ad hoc di un provvedimento per la
sistemazione delle famiglie sgomberate. Finalmente risolviamo
una situazione che riguarda migliaia di persone e si volta
pagina. Il cronoprogramma viene rispettato con un grande
interesse per le periferie e per eliminare l'inaccettabile
degrado che c'era. Voltarci dall'altra parte non ci appartiene -
ha concluso Manfredi - con l'uscita delle ultime famiglie
abbiamo dimostrato che si può fare".
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