"Peggio di così non può andare". E'
la risposta sconsolata data da una coppia di anziani ferma
davanti ai tabelloni delle partenze della stazione centrale di
Milano. Con loro, altre decine di persone, tutte naso all'insù
nella speranza di veder comparire il numero del proprio
convoglio tra quelli dei treni non cancellati.
"Siamo qui dalle 9 del mattino - spiegano i due anziani -.
Abbiamo più di 80 anni". "Io sono stato da poco operato di
tumore" spiega l'uomo, che, come la moglie, preferisce rimanere
anonimo. "Dobbiamo andare a Salerno - aggiunge la donna - il
nostro treno è stato cancellato". Il marito sventola due
biglietti Trenitalia, spiegando che "ci hanno cambiato il
biglietto e dato un treno che parte alle 14.20, ma non sappiamo
ancora se partirà".
L'uomo indossa una mascherina medica azzurra. "Sono stato da
poco operato di tumore. Ero qui a Milano per un controllo -
spiega -. Non posso ancora mangiare normalmente. Da stamattina
ho mangiato solo un cappuccino. Non ne posso più di stare in
piedi. Sono stanco". Ma non vi hanno dato alcuna assistenza,
offerto un buono pasto o un posto dove sedervi? "Macchè - scuote
la testa sconsolata la moglie - Nulla. Peggio di così non può
andare".
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