(ANSA) - PORTICI (NAPOLI), 14 NOV - Tre o quattro caffè al giorno migliorano l'attenzione, aiutano a concentrarsi meglio e hanno una azione protettiva dal morbo di Parkinson.
E' quanto emerso nel corso della giornata di studi 'Il caffè tra scienza e cultura' al Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli 'Federico II' a Portici (Napoli) che ha visto confrontarsi docenti e rappresentanti della Kimbo, azienda produttrice con sede a Melito di Napoli sulla storia e le tradizioni, i miti e le verità.
Una occasione per sgombrare il campo da false leggende: non c'è
al momento alcuna ricerca che possa avvicinare consumo di
caffeina e caffè al rischio di cancro, ed è falso - è stato
evidenziato - che provochi attività anticoncezionale o rischio
di aborti in gravidanza. Dal punto di vista nutrizionale il
caffè non fa ingrassare sempre che ad esso non si aggiunga
grappa o cognac e diventa così un vettore di colesterolo.
"Gli effetti della caffeina sono stati studiati scegliendo un
limite", ha spiegato il professore Alberto Ritieni, "si è deciso
che la dose moderata è circa meno di 125 milligrammi (più o meno
3-4 caffè al giorno), mentre la dose eccessiva è se si tende a
superare i 250 milligrammi al giorno".
"Nel consumo di dosi moderate di caffè ho un aumento dello
stato d'allerta e della frequenza cardiaca, focalizzo
l'attenzione. Inoltre, se prendiamo una quantità di caffè
moderata ma inferiore ai 250 milligrammi al giorno abbiamo una
azione protettiva dal morbo di Parkinson, una azione stimolante
sul sistema cardio-circolatorio che funzionerà meglio. Il
superamento dei 250 milligrammi in poco tempo causerà stato di
tensione, ansia, disturbi del sonno, irritabilità".
Ma gli effetti benefici del caffè sull'organismo non
finiscono qui "Una serie di studi ha dimostrato che il caffè, se
consumato, stimola la motilità del seme maschile" ha aggiunto
Ritieni "Nel 1995 è stato osservato un aumento del risveglio
sessuale nei ratti maschi e vi è anche una correlazione tra
consumo di caffè e aumento del testosterone". "Caffeina e il
caffè, suo naturale contenitore, predispongono a uno stato di
benessere generale e favoriscono la socializzazione".
Al centro degli interventi anche le interazioni virtuose,
come ad esempio, la nascita del laboratorio sul caffè coordinato
dal docente Fabrizio Sarghini, frutto della collaborazione tra
Dipartimento di Agraria e l'azienda Kimbo rappresentata al
tavolo da Maria Cristina Tricarico, responsabile Qualità e R&D.
Ulteriori interventi hanno riguardato gli effetti delle
diverse distribuzioni granulometriche sulle componenti
aromatiche del caffè espresso (Angela De Vivo, Teresa Marino,
Fabrizio Sarghini), i segreti dell'aroma del caffè nascosti nei
geni (Luigi Frusciante e Antonio Di Matteo), l'aroma del caffè:
influenza dei metodi di preparazione e delle modalità di consumo
(Raffaele Sacchi e Alessandro Genovese), i caffè 'speciali':
caffè preziosi dal mondo animale (Alessandro Fioretti). (ANSA).