Lo afferma l'Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) il cui Osservatorio sulle Risorse Idriche certifica "l'impossibilità di recupero con gli attuali apporti pluviali".
L'esempio più evidente, spiega
l'Anbi, "sono i grandi laghi del nord (la più grande riserva
idrica del Paese), tutti sotto media e la cui percentuale di
riempimento è perlopiù inferiore a quella del gennaio 2022, che
fu preludio ad una straordinaria stagione siccitosa".
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