Il Solar Impulse 2, l'aereo a energia solare che punta a fare il giro del mondo senza una goccia di carburante, si prepara per la sua tappa più impegnativa. André Borschberg, uno dei due piloti coinvolti nella missione che punta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i decisori internazionali sulle energie rinnovabili, dovrà volare per 5 giorni e 5 notti consecutivi per percorrere gli 8.172 km che separano la città di Nanchino, nella Cina Orientale, dalle Hawaii, sorvolando l'oceano Pacifico. La partenza è prevista per il 9 maggio, ma potrebbe essere procrastinata in base alle condizioni meteo.
Nella settima tappa Borschberg, 62 anni, dovrà pilotare il monoposto per 120 ore consecutive, a fronte delle 20 ore che sono finora la massima durata di volo registrata nelle tappe precedenti. Inoltre la cabina dell'aereo, non pressurizzata, espone a temperature che vanno dai 35 gradi di giorno ai -20 durante la notte. Per prepararsi, l'ex pilota di caccia ha praticato yoga e ha compiuto una serie di esercizi specifici.
"È la tappa più impegnativa, nel senso che non abbiamo mai sorvolato l'oceano", ha detto Borschberg in un'intervista a Usa Today. "Ci sono anche altri punti interrogativi, legati al tipo di aereo e anche al pilota: sarò in grado di essere sempre vigile per questa tappa? Saprò mantenere la mia energia al giusto livello, e il mio spirito, e la mia mente, per portare questo aereo alle Hawaii?".
Durante il volo il pilota svizzero potrà fare una serie di sonnellini di 20 minuti al massimo, dopo di che sarà svegliato dal lampeggiare dei suoi occhiali, mentre dei bracciali vibreranno ai cambiamenti d'altitudine. Il sedile del monoposto, che vola grazie a 17mila celle fotovoltaiche sulle ali, è reclinabile per consentire esercizi di stretching, e la seduta è removibile per accedere ai servizi igienici.