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Fendi restaura i saloni dell'Accademia di Francia

Fendi restaura i saloni dell'Accademia di Francia

Sei Salons di Villa Medici firmati da Kim Jones e Silvia Fendi

ROMA, 17 gennaio 2023, 11:19

di Patrizia Vacalebri

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fendi restaura e arreda sei 'Salons' dell'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, con il sostegno del Mobilier National (istituzione francese che sostiene arti e mestieri dal XVII e si occupa di conservazione). Tra i saloni rinnovati c'e' anche il Grand Salon, 150 mq dedicati a eventi e conferenze. Il progetto e' stato firmato da Kim Jones, direttore artistico couture e linea donna della maison, e da Silvia Venturini Fendi, direttore artistico accessori e linea uomo, con il supporto del dipartimento Architettura Fendi. Fondata nel 1666 da Luigi XIV, Villa Medici e' il risultato di una stratificazione storica che parte dal Rinascimento e attraversa i secoli, fino all'opera dell'artista Balthus negli anni Sessanta e Settanta e del designer e scenografo Richard Peduzzi nei primi anni Duemila, entrambi anche direttori dell'istituzione. Attingendo a queste eredita' , il colore diventa l'elemento centrale dell'intero progetto. La nuova interpretazione dei Salons combina una serie di abilita' relative al design, all'arredamento e al restauro conservativo: i toni originali della pittura murale sono stati il punto di partenza per la scelta della palette di ogni ambiente, che si riflette in particolare nei tre tappeti annodati a mano con sfumature graduali, progettati esclusivamente per Villa Medici e realizzati con lana francese riciclata. Il progetto e' stato ispirato anche dal desiderio d'instaurare un dialogo tra il patrimonio esistente e il design contemporaneo con la firma dei direttori artistici Fendi, quella di Fendi Casa, e con il contributo di alcuni designer invitati per collaborazioni speciali. A conferire ai saloni una nuova atmosfera contribuisce infatti una selezione di pezzi ideati dalla designer italiana Chiara Andreatti e dai francesi Noe' Duchaufour-Lawrance, Ronan ed Erwan Bouroullec e Toan Nguyen. Noe' Duchaufour-Lawrance si e' ispirato alle forme e ai materiali caratteristici di Roma: il profilo dei pini domestici compare nel suo tavolo Borghese, che ha adattato per il Salon des Pensionnaires, mentre la lastricatura della Via Appia Antica ha ispirato i tavoli creati appositamente per il Salon de Lecture e il Salon Bleu. Le sedie Virgola disegnate da Chiara Andreatti sono presenti nel Salon Bleu e nel Salon de Lecture, mentre il divano e le poltrone Welcome ideate per Fendi Casa decorano il Salon des Pensionnaires. Seguendo la tonalita' della pittura murale, il divano Sandia, disegnato da Toan Nguyen e prodotto da Fendi Casa, e' protagonista del Petit Salon, con la sua calda sfumatura arancio-ruggine. Le sedie Belleville, disegnate da Ronan ed Erwan Bouroullec e prodotte da Vitra, sono invece protagoniste del Grand Salon. Questo insieme di nuovi arredi dialoga con mobili del patrimonio scelti o trasformati da Balthus, parti dell'illuminazione geometrica di Richard Peduzzi e calchi di opere classiche del XVIII secolo di precedenti artisti borsisti dell'Accademia, tutti provenienti dalle collezioni di Villa Medici. Il legame tra heritage e arte contemporanea continua sulle pareti: grazie alla partnership con il Mobilier National, vengono introdotti a Villa Medici alcuni arazzi contemporanei, per lo piu' di artiste donne. Opere di Louise Bourgeois, Sheila Hicks, Aurelie Nemours, Alicia Penalba e Sonia Delaunay, ma anche di Raoul Ubac, Edoardo Chillida e Patrick Corillon sono esposte nelle sale accanto agli arazzi delle collezioni dell'Accademia, della serie cosiddetta "delle Indie" e del ciclo delle Quattro stagioni su cartoni preparatori di Francesco Salviati. La combinazione di arazzi culmina nel Grand Salon dove convivono pezzi in bianco e nero e pezzi storici che danno allo spazio nuova vita e gli conferiscono un'atmosfera da galleria contemporanea. Questa introduzione del design contemporaneo negli storici Salons di Villa Medici, che negli ultimi venti anni non avevano subito interventi significativi, e' stata accompagnata da un importante lavoro di restauro che ha interessato le decorazioni del Grand Salon sotto la supervisione dell'architetto capo dei monumenti storici Pierre-Antoine Gatier, nonche' gli arazzi del ciclo delle Quattro stagioni, restaurati nel corso di due anni dal laboratorio Bobin Tradition.

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