Era il 1951 quando Achille Maramotti ebbe l'intuizione alla base del successo di quello che sarebbe poi diventato il gruppo Max Mara: vestire non le contesse dell'alta moda romana, ma le mogli di notai e dottori di provincia. Oggi - riflette il direttore creativo del brand, Ian Griffiths - quelle donne non sono più le mogli di, ma sono protagoniste a tutti i livelli, e persino la vicepresidente americana Kamala Harris durante la campagna elettorale ha sfoggiato cappotti della maison emiliana.
Per festeggiare queste donne che hanno trovato il loro posto nel mondo, e per celebrare i 70 anni del brand, la collezione per il prossimo inverno - vista online a Milano Moda Donna - è ispirata e dedicata a una giovane regina, dai forti accenti britannici, una specie di Elisabetta da giovane "quando - spiega Griffiths - guidava l'ambulanza durante la guerra".
"Ho riscoperto in archivio - racconta ancora lo stilista - questo stile britannico country e a volte eccentrico e pensando ad Achille Maramotti e alla sua idee, e alle donne in carriera di oggi, ho pensato di fornire loro un guardaroba classico ma non conservatore, anzi, persino un po' radicale", fatto di cappotti tailoring e camicie con jabot, kilt d'organza e mantelle trapuntate di cammello, gonne-pantalone a pieghe, teddy in alpaca e lana in versione bomber, cardigan giganti e montoni, ma anche giubbini con stampati tanti piccoli lama e giacche cerate da campagna inglese.
Per passeggiare per le strade di Londra, il tailleur stile Savile Row con pantalone largo cropped e la T-shirt con stampe d'archivio come la scritta '1, 2, 3, tailleur', che celebrano l'anniversario del brand. Per la sera, lo smoking di velluto a coste portato con nonchalance insieme al bomber di shearling o alpaca, che chiude la sfilata ambientata alla Triennale, tra un tripudio di bandiere sventolanti, a simboleggiare l'incoronazione di questa 'young queen
Riproduzione riservata © Copyright ANSA