Diventa un libro la storia di Giovanni Battista Giorgini, dai più definito il 'padre della moda italiana' per via della sua intuizione di organizzare la leggendaria sfilata del 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani a Firenze, che portò il Made in Italy nel mondo. E' 'G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy' (edito da Gruppo Editoriale in collaborazione con Polimoda, 49 euro, 230 pagine), presentato a Pitti Uomo 103: include esclusivo materiale recuperato nell'Archivio Giorgini, l'enorme documentazione da lui stesso lasciata, relativa alla sua vita sia privata che lavorativa.
Curato da Neri Fadigati, nipote di Giorgini, propone foto storiche, ma anche lettere, inviti, programmi, articoli e altri materiali dell'epoca. Vi sono contributi di giornalisti come Eva Desiderio e Gian Luca Bauzano, di chi l'ha conosciuto, come Roberto Capucci, e di personaggi come Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci e Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Tra i racconti nel libro anche la storia della genesi dell'evento fiorentino del 1951: i viaggi in America negli anni Venti, il desiderio delle donne americane di trovare abiti semplici e ben fatti, meno elaborati di quelli parigini.
L'idea di Giorgini di organizzare una grande sfilata di abiti italiani in occasione della mostra Italy at Work, ma il progetto andò in fumo per il rifiuto del grande magazzino B. Altman & Co.
Giorgini non si arrese e decise di portare il progetto della sfilata nella sua città. Il resto è la storia della moda italiana.
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