Sono i piccoli gesti sovversivi che aiutano a scovare lo straordinario nell'ordinario, dando vita a nuovi modi di abitare il mondo: parla di realtà e di sartorialità la collezione Gucci disegnata da Sabato De Sarno, in scena oggi alla Fonderia Macchi di Milano davanti a ospiti come l'attrice Kirsten Dunst e il protagonista di Sanremo Ghali.
"Cercare un piccolo gesto sovversivo. Guardare le cose da una prospettiva diversa da quella che si dà per scontato sia la più adatta, non attenersi alle regole. Questo - scrive De Sarno nel manifesto che accompagna la sua terza collezione per Gucci - è il mio modo di sognare, senza fretta, visualizzando e stratificando aspirazioni come fossero i mattoni di una casa". Per quanto riguarda il suo approccio, il suo modo di lavorare, il direttore creativo spiega che "nella mia moda come nei miei sogni, l'esercizio è lo stesso. Cercare nelle pieghe un vuoto che vuole essere riempito. Guardare il particolare da molto vicino, prima di sentirmi libero di allontanarmi alla ricerca di una prospettiva più ampia. Cogliere lo straordinario dove si dà per scontato che si trovi l'ordinario".
Un procedimento quasi agli antipodi rispetto alla moda immaginifica di Alessandro Michele: "I miei sogni, così come la mia moda, - sono ancora le parole di De Sarno - dialogano sempre con il reale. Perché non sono alla ricerca di un altro mondo da abitare, piuttosto di modi per abitare questo mondo".
Tradotto in moda, questo approccio realistico si traduce in una serie di piccoli atti sovversivi delle regole del prêt-à-porter. Così il cappotto, grande protagonista dell'inverno, ha un taglio maschile e un'abbottonatura nascosta sul retro, che lo trasforma in un abbraccio, così come bomber, caban, chiodi di pelle. Tutti accostati a sciarpe-gioiello con lunghe ali che ricadono sulla schiena. C'è molto lungo, a partire dai cappotti, tra cui alcuni meravigliosi con cascate di paillettes, ma anche molto corto, con gli shorts abbinati ai finti twin set, le mini tute sartoriali o quelle di maglia abbinate agli stivali da cavallerizza, anche alti alla coscia, o ai mocassini con plateau. Tra gli abiti, ai lunghi modelli a bustier si alternano le sottovesti, che sono un insieme di strati tenuti insieme da laccetti, dove i pizzi, ritagliati e ricomposti, si intarsiano con ricami, di altri pizzi o di velluti. E poi la nuova borsa, GG Milano, con il logo piatto e bucato per lasciare intravedere cosa c'è sotto. Un nuovo modo per vedere lo straordinario nell'ordinario, nello stile De Sarno.
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