Prima di Gwyneth Paltrow, Julia Roberts avrebbe dovuto essere Viola nel film 'Shakespeare in Love' (1998), ma fallì sia le prove di 'buona alchimia' con altri attori sia con l'accento inglese. Lo scrivono diversi media americani citando il produttore Edward Zwick, che di recente ha pubblicato un saggio in prima persona in cui parla della realizzazione del film che incassò circa 300 milioni di dollari e portò a casa sette Oscar tra cui quello come miglior attrice a Paltrow.
Zwick dice che all'inizio ebbe difficoltà a far partire il progetto, ma quando sentì il nome di Julia Roberts la Universal acconsentì subito ad investire i primi sei milioni di dollari. I problemi cominciarono a sorgere quando Zwick volò a Londra con l'attrice per le prove di 'buona alchimia', con le quali si determinano i ruoli da protagonisti, con altri attori candidati per interpretare William Shakespeare.
La Roberts voleva a tutti i costi Daniel Day-Lewis, anche se lui era impegnato nella produzione di un altro film. L'attrice fallì le prove sia con Ralph Fiennes, che con Hugh Grant, Rupert Graves, Colin Firth, Sean Bean, Jeremy Northam. Nessuno andava bene per lei. Poi ci fu un tentativo con Paul McGann. Questa volta il problema fu di altro genere, la Roberts non fu in grado di recitare con un accento inglese. Zwick spiega che cercò di incoraggiarla avendo intuito il suo disagio e il suo timore di fallire. La mattina dopo il manager dell'attrice disse che aveva abbandonato il progetto e che era tornata negli Stati Uniti.
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