(di Alessandra Magliaro)
(ANSA) - Nella lista nera dell'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, sono entrate da qualche giorno ma in quella del prof. Simon Campbell, autore di una 'bibbia' amata dai vegetariani di tutto il mondo, le carni, lavorate o meno, ci sono dagli anni '70. The China Study è il titolo del volume che è venduto in milioni di copie, 150 mila solo in Italia, un best seller scientifico in cui il professore americano pioniere della ricerca sull'alimentazione ha riunito gli studi epidemiologici dagli anni '70 in poi in cui ha analizzato il legame tra l'alimentazione e le malattie, in particolare il cancro. Studi tuttora in corso.
Uscito nel 2005 in Usa e in Italia nel 2011 (edito da Gruppo editoriale Macro) The China Study è diventato un vero e proprio caso editoriale scalando le classifiche dei più venduti e ha contribuito all'informazione consapevole sull'importanza di quello che mangiamo in relazione alla salute. Nei suoi tour in giro per il mondo, Italia compresa - è appena stato a Roma, Rimini, Torino, Bari, Milano, Bologna Abano Terme e sarà a Modena il 14 novembre a Modena - ha ripetuto decine di volte che le proteine animali sono causa principale di cancro, diabete, malattie cardiovascolari, patologie ossee, obesità e tante altre malattie degenerative. Il titolo deriva dall'indagine fatta su ben 880 milioni di persone residenti in Cina e svolta a partire dagli anni '70 raccogliendo il maggior numero di informazioni sul cancro e scoprire eventualmente nessi e cause ancora non ben compresi. The China Study è considerata una bibbia dai vegetariani e vegani nonostante il prof. Campbell distingua il suo lavoro, scientifico e non spinto da motivazioni etiche dalla loro dieta alimentare. Al centro di tutto c'è l'alimento vegetale integrale e meno lavorato possibile, solo quello ci metterebbe in guardia a livello alimentare dalle malattie degenerative.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA