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Il 45 giri, il disco più venduto al mondo compie 70 anni

Il 45 giri, il disco più venduto al mondo compie 70 anni

Con lui nasce il mangiadischi, il re delle feste dei giovani

10 gennaio 2019, 14:52

di Anna Lisa Antonucci

ANSACheck

45 giri foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

45 giri foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
45 giri foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

 E’ indissolubilmente legato ad un’epoca, alle canzonette, ai juke boxe e ai mangiadischi, alla storia della musica leggera. Piccolo, maneggevole, leggero, è stato anche definito ‘’un buco con due canzoni intorno’’, nasce in America 70 anni fa. Il piccolo disco in vinile gira 45 volte in un minuto, da qui il suo nome, contiene due brani, ciascuno della durata massima di 4 minuti. Sul lato ‘A’ è incisa la canzone più importante, sul lato ‘B’ c’è un riempitivo, ma spesso dopo l’immissione sul mercato la canzone meno importante ha avuto più successo. E’ il caso di ‘Piccola Katy’ dei Pooh incisa sul lato ‘B’ de ‘In silenzio’.

La nascita del 45 giri è legata ad una storia dai contorni incerti ma che ci piace credere sia vera. Nel 1948 il colosso discografico americano Columbia annuncia la nascita del 33 giri che in un attimo cancella il 78 giri, la cui lontana origine viene fatta risalire addirittura all’immancabile e geniale Thomas Edison. Il microsolco in vinile, che soppianta la vecchia gommalacca, cambia il sistema di ascolto della musica, con apparecchi elettrici, puntine dedicate, e senza rumori di fondo. Il disco può contenere fino a dieci brani, è comodo e fa risparmiare. Per la Columbia cominciano affari d’oro ma, secondo quanto si tramanda, la casa discografica omette di registrare il brevetto e la Radio Corporation of America (Rca) ne approfitta: nel gennaio 1949, brevetta un nuovo formato che deriva dal 33 giri e fa concorrenza al competitor. Nasce il 45 giri da una buffa equazione che cambia la storia della musica della seconda metà del Novecento: settantotto meno trentatré uguale quarantacinque. Un formato di mezzo, più economico e pratico che diventa in pochissimo tempo un prodotto di largo consumo che fa crescere la domanda di musica e con l’incremento delle vendite le case discografiche investono nella ricerca di nuove voci, nuovi autori, nuovi musicisti. In Italia i primi singoli a microsolco vengono stampati a Milano nel 1952, ma l’anno del decollo è il 1954.

E’ casa Ricordi a iniziare a produrre i 45 giri e i primi dischi saranno quelli di Jannacci, Gaber, Paoli e Vanoni. Da qui in poi il piccolo disco nero con la copertina di carta, che diventerà anch’essa oggetto da collezione, accompagnerà la vita quotidiana degli italiani fino agli anni ’80. In ogni casa si cominciano a comprare i dischi dei vincitori delle gare canore trasmesse dalla tv: da Domenico Modugno a Gianni Morandi, da Tony Renis a Massimo Ranieri, da Mina a Patty Pravo. Ad apprezzare il nuovo formato saranno innanzitutto i giovani che capiscono come una buona collezione di 45 giri apra loro le porte di feste da ballo, divertimento e primi amori. A dar loro manforte arriva poi il mangiadischi, giradischi portatile a batteria con piatto girevole, testina e altoparlante integrato che consente di organizzare una festa ovunque ci si trovi. I dati sui ‘singoli’ più venduti non sono sempre attendibili perché ogni casa discografica ha gonfiato i suoi successi ma, secondo le classifiche più accreditate, in Italia al top c’è la canzone di Tony Renis ‘Quando quando quando’, incisa nel 1962 , che risulta anche tra le più vendute al mondo con oltre 50 milioni di copie. A breve distanza segue Domenico Modugno con ‘Nel blu dipinto di blu’ conosciuta anche come ‘Volare’ che esce nel 1958 e raggiunge un successo planetario.

Solo Modugno ne venderà 22 milioni di copie ma la canzone, scritta con Franco Migliacci, sarà incisa dai più grandi cantanti al mondo a cominciare da Ella Fitzgerald, per arrivare a Louis Armstrong, Frank Sinatra, Ray Charles e David Bowie. A livello mondiale però a vincere su tutti è ‘White Christmas’ di Bin Crosby che ha venduto oltre 70 milioni di dischi. E’ negli anni ’80 che il periodo glorioso del 45 giri comincia a declinare e la parabola si conclude il 18 agosto 1990 quando un accordo tra tutte le multinazionali del disco interrompe la produzione del piccolo disco che circolerà ancora fin verso il 1993 per cedere poi definitivamente il passo a musicassette e CD.

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