"IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA certo
che fa riferimento a Frank Capra e a 'La vita è una cosa
meravigliosa', si può dire che è complementare a quel film. Lì
c'era un angelo che faceva riflettere su cosa sarebbe successo
se non si fosse mai nati, qui c'è un uomo misterioso proiettato
verso il futuro che ti fa guardare alle cose che potrebbero
capitarti se rinunci a morire". Così stamani Paolo Genovese
parla del suo ultimo film, in sala dal 26 gennaio in 400 copie
distribuite da Medusa.
Questa la storia, tratta dal libro omonimo di Genovese
(Einaudi). Un uomo misterioso (Toni Servillo) si presenta a
quattro persone che si sono appena suicidate e offre loro una
seconda possibilità: una settimana di tempo per farle
rinnamorare della vita. In questi sette giorni i neo-morti
potranno assistere ad alcune scene di come potrebbe essere il
mondo senza di loro. E questo nella speranza di un loro
ravvedimento. Ecco i quattro personaggi del film: Napoleone
(Valerio Mastandrea), un motivatore di successo che a un certo
punto non riesce a trovare motivazioni per continuare a vivere;
Arianna (Margherita Buy), agente di polizia con un dolore troppo
grande alle spalle; Emilia (Sara Serraiocco), campionessa di
atletica leggera per troppe volte seconda nello sport e nella
vita e, infine, Daniele (Gabriele Cristini) un ragazzino
diventato influencer, suo malgrado, per le sue performance
bulimiche.
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