Dopo tredici flessioni consecutive il mercato italiano dell'auto inverte la tendenza e chiude il mese di agosto con un segno positivo: le immatricolazioni sono state 71.190, in crescita del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2021 Il consuntivo del periodo gennaio-agosto è comunque ancora in calo del 18,4% con 865.044 auto vendute. Stellantis nel mese di agosto fa meglio del mercato con 25.228 immatricolazioni, il 16,5% in più dello stesso mese del 2021, e la quota che sale dal 33,5 al 35,4%. Negli otto mesi il gruppo ha venduto 317.813 vetture, con una flessione del 23% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. La quota è pari al 36,7% rispetto al 38,9% di un anno fa. "La crescita di agosto potrebbe essere attribuita a un primo effetto degli incentivi, ma il mercato è ancora in profonda crisi. La prognosi resta riservata. E' sempre più evidente che per il decollo della mobilità elettrica non bastano gli incentivi", commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, che lancia l'allarme sul possibile aumento dei prezzi di listino nei prossimi mesi. "Il risultato positivo di agosto va colto - afferma Quagliano - ma non cambia in misura significativa lo scenario che resta caratterizzato da una crisi sia della domanda, per gli effetti della pandemia e della guerra, sia dell'offerta, per le difficoltà di fornitura alle case automobilistiche di componenti essenziali come microchip e cavi". L'Unrae e l'Anfia fanno notare che agosto del 2021 con 64.767 unità aveva registrato un crollo di oltre il 27% e che "in otto mesi sono stati persi 195.000 veicoli". Tutte le associazioni del settore sottolineano, comunque, l'effetto positivo delle novità introdotte dal governo a inizio agosto dal governo con la possibilità di accedere all'ecobonus anche per le società di leasing e di noleggio.e il sostegno alla diffusione di punti di ricarica nei condomini. "'L'Italia continua a soffrire di un ritardo penalizzante nella diffusione dei punti di ricarica pubblici, pari a fine giugno a 6,1 punti per 100 Km rispetto ad una media europea di 8,2 punti, un numero che ci colloca al 14o posto nel ranking del continente, a grandissima distanza da Paesi leader come Norvegia, Olanda e Svizzera" osserva il presidente dell'Unrae, Michele Crisci. "Il mercato resta in grande ritardo e le prospettive di una effettiva risalita sono molto incerte. C'è il rischio concreto di assistere a un peggioramento della situazione economica del Paese nel secondo semestre", sottolinea Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.
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