Il 2025 inizia con una brutta notizia per Elon Musk. Tesla, leader mondiale nella produzione di auto elettriche, per la prima volta in oltre dieci anni ha fatto registrare un calo nelle consegne, nonostante le previsioni del suo fondatore fossero di segno opposto: nel 2024 sono state poco meno di 1,8 milioni, vale a dire l'1,1% in meno rispetto all'anno precedente. Questo nonostante un rimbalzo record nell'ultimo trimestre, con 459mila e-car consegnate. Un dato comunque al di sotto delle aspettative e che non è servito a recuperare l'andamento tentennante dei mesi precedenti.
Dunque, il sorpasso cinese diventa oramai una possibilità concreta già nell'anno appena cominciato, con il colosso Byd che nel 2024 ha fatto registrare 1,7 milioni di consegne di veicoli completamente elettrici. Una corsa al fotofinish che potrebbe finire con la caduta di Musk dal gradino più alto del podio, fermo restando il suo forte coinvolgimento nella futura amministrazione Trump che fa già gridare al conflitto di interessi molti detrattori. Intanto a Wall Street il titolo Tesla è arrivato a perdere oltre il 7%. A pesare non sono solo le incertezze sulle future strategie di sviluppo del gruppo e sul ruolo che Musk, sempre più impegnato politicamente e nelle sue altre società (da Space X a Starlink), vorrà continuare a esercitare. A influire sull'andamento di Tesla è soprattutto una competizione sempre più accanita sia nel mercato interno Usa (dove a produrre auto elettriche oramai ci sono anche General Motors, Ford, Rivian) sia nel mercato globale: non solo il colosso di Shenzen Byd, ma anche la coreana Hyundai o i giganti europei come Bmw e Volkswagen. Il rilancio di Tesla potrebbe però arrivare dal progetto su cui Musk sta concentrando gran parte dei suoi sforzi: l'automobile a guida autonoma, seppure la concorrenza dei produttori cinesi anche in questo caso non tarderà a farsi sentire.
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