ROMA - Sono cinque milioni, secondo le stime diffuse sul proprio sito dalla Lupus Foundation of America, le persone al mondo colpite da una forma di lupus. Il 90 per cento sono donne. In Italia più di 60mila. La malattia, la cui forma più comune è il lupus eritematoso sistemico, è cronica, di tipo autoimmune. Il sistema immunitario perde la sua abilità di differenziare agenti esterni da cellule e tessuti appartenenti all'organismo, quindi reagisce aggredendo l'organismo stesso.
Il lupus causa disturbi in varie parti del corpo, specialmente la pelle, le articolazioni, i reni, il sangue e ogni tipo di tessuto connettivo, oltre che il cervello. Proprio i reni sono stati particolarmente colpiti nel caso della popstar Selena Gomez, che ha dovuto ricorrere al trapianto con un organo donato dalla sua migliore amica,l'attrice Francia Raisa Almendarez. Come spiega il Johns Hopkins Lupus Center, il 50% delle persone che hanno questa patologia sperimenta un coinvolgimento dei reni.
La parte più colpita sono i glomeruli, le componenti del rene dove si effettua la filtrazione del sangue. Si può arrivare al trapianto d'organo perché la glomerulonefrite (questo il nome della malattia in cui sono colpiti i glomeruli) si cronicizza, determinando alterazioni anche dei vasi sanguigni che portano insufficienza renale e quindi richiedono la dialisi o appunto il trapianto. Il lupus puo' essere responsabile di dolori articolari, facile affaticabilita', febbri, manifestazioni cutanee, perdita di capelli, anemia, aborti spontanei, tendiniti, pleuriti, pericarditi, disturbi neurologici o psichiatrici.
L'andamento è diverso da paziente a paziente, con "inspiegabili" remissioni o riacutizzazioni. Anche per questo va seguito nei periodi di remissione. I farmaci (cortisone e immunosoppressori) non servono a guarire dalla patologia, ma consentono di controllarne o bloccarne il decorso. Selena Gomez ha dichiarato anche di essersi dovuta sottoporre a chemioterapia. La ricerca su questa patologia è molto attiva. Per informazioni www.lupus-italy.org.
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