"Purtroppo c'è chi pensa che
questa fabbrica possa andare avanti come è sempre andata. Quindi
bisogna ricominciare a combattere ora con il nuovo governo. Non
so quanti governi mi sono trovato davanti e tutte le volte c'è
stata una grandissima resistenza. Se avessi avuto il potere di
chiuderla lo avrei già fatto perché in queste condizioni non può
proseguire". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano intervenendo oggi a Taranto alla manifestazione
in memoria delle vittime del lavoro, del dovere e del
volontariato organizzata dall'associazione 12 Giugno presieduta
dall'ex operaio Ilva Cosimo Semeraro. Il governatore ha parlato
della questione ex Ilva e delle problematiche sanitarie legate
anche alle lunghe liste d'attese per esami e visite
specialistiche rispondendo alle domande di alcune mamme aderenti
al movimento Genitori Tarantini Ets, alcune delle quali hanno
perso figli per malattie che ritengono legate all'inquinamento.
"L'acciaieria - ha detto una mamma - deve essere dismessa,
deve essere bonificata, perché Taranto ha tante possibilità".
Questo, ha replicato Emiliano, "sarebbe un sogno per tutti noi".
Ma "i nostri bimbi - ha osservato Antonella Massaro,
rappresentante dei Genitori Tarantini - avevano un sogno da
vivere e non l'hanno potuto vivere. Taranto non deve essere
conosciuta come città dell'acciaio che fa morire ma come città
spartana, dove c'è il miglior pescato e la migliore agricoltura.
Gli agricoltori non possono più produrre nulla nel raggio di
20-30 chilometri da Taranto". Lo Stato, ha affermato ancora
Emiliano, "spesso ce la impone questa fabbrica. L'unica persona
che ha litigato con tutti per questa vicenda è il sottoscritto".
Un'altra attivista, Simona Peluso, mamma di un bimbo affetto da
una malattia rara, ha spiegato le difficoltà che incontra
quotidianamente "per prenotare analisi e controlli che per mio
figlio sono salva-vita. Mi dicono che non c'è posto". Se "mi dà
la possibilità di capire il suo caso e dove sono gli errori - ha
risposto a Emiliano - potrò aiutarla".
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