La diagnosi della sindrome da fatica
cronica (anche detta encefalomielite mialgica) potrebbe presto
essere eseguita con un prelievo di sangue grazie a un test
accuratissimo (diagnosi corretta nel 91% dei casi) messo a punto
in un lavoro pubblicato sulla rivista Advanced Science e
condotto da Karl Morten della University of Oxford e The Women
Centre, John Radcliffe Hospital, Headley Way, Headington,
Oxford.
Si tratta di una condizione medica molto debilitante
caratterizzata dal sentirsi affaticati in maniera patologica.
Poiché è difficile da diagnosticare, alcuni clinici restano
scettici sul fatto che si tratti di una malattia reale. In
questo nuovo sforzo, il team di ricerca ha sviluppato un test
apparentemente semplice per la condizione. Ritenendo la causa
principale del disturbo un problema legato alla funzione
energetica delle cellule, i ricercatori hanno cercato un modo
per testare tale funzione utilizzando strumenti già esistenti.
Hanno concentrato i loro test sulle cellule del sangue
periferico, come i linfociti T, i monociti e i linfociti.
Ricerche precedenti avevano suggerito che queste cellule
potrebbero svolgere un ruolo nella sindrome. Il team ha usato la
spettroscopia Raman, che viene di solito utilizzata dai chimici
per identificare le molecole presenti in un certo campione.
Funziona confrontando le modalità di vibrazione delle molecole.
Gli scienziati hanno testato campioni di sangue di 61 pazienti
affetti dalla sindrome e 16 senza, trovando una chiara
differenza. Ispirati dai loro risultati, hanno sviluppato
un'applicazione di intelligenza artificiale per elaborare i
risultati su un gran numero di persone e poi hanno testato il
loro sistema su 2.000 cellule provenienti da altri 98 pazienti.
Hanno scoperto che il sistema ha un'accuratezza del 91%. Il
prossimo passo sarà convalidare il test su campioni più ampi di
individui.
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