La Commissione tecnico scientifica dell'Aifa "pur considerando l'immaturità dei dati e la conseguente incertezza rispetto all'entità del beneficio offerto dagli anticorpi monoclonali, ritiene, a maggioranza, che in via straordinaria e in considerazione della situazione di emergenza, possa essere opportuno offrire comunque un'opzione terapeutica ai soggetti non ospedalizzati che, pur con malattia lieve/moderata risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di COVID-19". E' quanto si legge nel parere della Cts pubblicato sul sito Aifa, dopo il via libera a tali farmaci lo scorso 4 febbraio.
La scelta in merito alle "modalità di prescrizione degli anticorpi monoclonali, come pure la definizione degli specifici aspetti organizzativi, potrà essere lasciata alle singole Regioni". Lo afferma l'Aifa nel parere in merito a tali terapie. La Commissione tecnico scientifica Aifa richiama inoltre l'attenzione sugli aspetti organizzativi legati al trattamento, e sottolinea in particolare che l'infusione endovenosa dei farmaci deve essere effettuata in un tempo di 60 minuti (seguiti da altri 60 minuti di osservazione) in setting che consentano una pronta ed appropriata gestione di eventuali reazioni avverse gravi.
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