Dal 2014 al 2021 l'uso della
sigaretta elettronica "è aumentato lentamente e costantemente".
Nel 2014 gli utilizzatori di 14 anni e più erano circa 800mila
poi, soprattutto a partire dal 2017, c'è stato un progressivo
aumento, fino ad arrivare nel 2021 a quasi un milione e mezzo di
persone, soprattutto tra i giovani. Lo rivela l'Istat
nell'Indagine Aspetti della vita quotidiana che precisa come
l'aumento "ha riguardato sia gli uomini che le donne, con
livelli che si sono raddoppiati in quasi 10 anni".
Nel 2021 il 2,8% delle persone di 14 anni e più ha dichiarato
di utilizzare la sigaretta elettronica (il 3,4% dei maschi e il
2,3% delle femmine) ma tra i 18 e i 34 anni la quota di
utilizzatori è del 5,2% (circa il 6% dei maschi e il 4,5% delle
femmine).
Quanto ai consumatori di prodotti a tabacco riscaldato non
bruciato (HnB), nel 2021 sono pari al 2,1%, un livello
lievemente più basso rispetto alla sigaretta elettronica. In
entrambi i casi, però, a usarli sono soprattutto i più giovani:
dichiara di utilizzarli il 5,2% delle persone tra i 18 e 24 anni
e tra di loro le ragazze sono il 7% contro il 3,6% dei ragazzi.
Nel 2021, è pari al 4,1% la quota di popolazione di 14 anni e
più che ha l'abitudine a utilizzare la sigaretta elettronica o
i prodotti a tabacco riscaldato e il livello più elevato è nella
fascia 18-34 anni (8%), mentre diminuisce via via nelle classi
di età successive. Un consumatore su quattro usa sia sigaretta
elettronica che i prodotti a tabacco riscaldato non bruciato e 3
su 4 sono anche fumatori tradizionali. La fetta maggiore di
consumatori, infine, è al Centro Italia (5% contro il 3,5% circa
del Nord e del Mezzogiorno).
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