Contrariamente a quanto si possa pensare, il cervello umano non assimila una grande quantità di calorie. Messo a confronto con altre 22 specie di mammiferi, si è visto infatti che non è tra i più 'affamati' e che animali ben più piccoli dell'uomo, come i lemuri o le minuscole scimmie marmoset pigmee, consumano lo stesso numero di calorie. Lo spiegano sul Journal of Human Evolutioni i ricercatori della Duke University di Durham, guidati da Doug Boyer.
Pur occupando solo il 2% del peso corporeo, il cervello umano consuma oltre il 25% del budget energetico di tutto l'organismo. Ma rispetto ad altri animali non è il più 'spendaccione' in termini di spesa giornaliera di calorie. Lo hanno dimostrato i ricercatori americani misurando i canali che circondano le arterie del cranio, attraverso le quali viaggia l'energia sotto forma di glucosio, e confrontando le stime del consumo di glucosio e del volume interno del cranio di uomini, topi, ratti, scoiattoli, conigli, scimmie e di altre 15 specie, tra cui lemuri, scimmie e tupaie (simili a scoiattoli, vivono nel Sudest asiatico). Più grandi sono i canali che avvolgono queste arterie, più sangue e glucosio arrivano al cervello.
Come previsto, è emerso che il cervello umano consuma più energia di quello di roditori, scimmie, oranghi e scimpanzè. E quanto all'ammontare di calorie bruciate ogni giorno per respirare, digerire e mantenersi caldi, ne richiede il doppio di uno scimpanzè e dalle 3 alle 5 volte in più di scoiattoli, topi e conigli. Ma in termini di costi, non ci sono molte differenze tra il cervello umano e quello della minuscola tupaia, dei lemuri e delle piccolissime scimmie pigmee marmoset, che destinano gran parte della loro energia al cervello, proprio come l'uomo.
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