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Batterie commestibili per le pillole elettroniche del futuro

Batterie commestibili per le pillole elettroniche del futuro

Potranno essere alimentate dai succhi acidi dello stomaco

22 settembre 2015, 10:01

Redazione ANSA

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Batterie biodegradabili per l 'elettronica da ingerire (fonte: Christopher J. Bettinger) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Batterie biodegradabili per l 'elettronica da ingerire (fonte: Christopher J. Bettinger) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Batterie biodegradabili per l 'elettronica da ingerire (fonte: Christopher J. Bettinger) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le pillole del futuro saranno elettroniche e dotate di batterie commestibili: prodotte con materiali biodegradabili, potranno essere alimentate dagli stessi fluidi acidi dell'organismo, come quelli che si trovano nello stomaco. E' questo lo scenario a cui stanno lavorando ricercatori di tutto il mondo, come racconta su Trends in Biotechnology l'esperto di bioingegneria Christopher J. Bettinger, della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania.


Lo stesso Bettinger con il suo gruppo di ricerca sta studiando come produrre questi dispositivi elettronici digeribili usando materiali del tutto naturali, come i minerali contenuti negli alimenti o i pigmenti presenti nella pelle e negli occhi. ''La colazione che abbiamo mangiato questa mattina rimane nel nostro apparato digerente per circa 20 ore: quindi - spiega l'esperto - tutto ciò di cui abbiamo bisogno è una batteria che svolga il suo compito nell'arco delle 20 ore per poi essere degradata''. I dispositivi ingeribili attualmente disponibili sono dotati di batterie standard, come quelle degli orologi: Bettinger sostiene però che in un futuro non troppo lontano potranno essere superate, dal momento che i fluidi naturalmente presenti nel corpo (come i succhi gastrici) possono agire come gli elettroliti che generano la corrente. Alcuni laboratori hanno già dimostrato che dispositivi simili possono degradarsi nell'acqua nel giro di due o tre mesi.


Secondo Bettinger, dovremo attendere al massimo 5 o 10 anni per testare queste pillole 'smart' sull'uomo: diversi dispositivi ingeribili, anche stampati in 3D, hanno già ottenuto l'autorizzazione all'uso umano da parte degli enti regolatori. Inoltre le pillole elettroniche potrebbero rivelarsi più economiche di quanto non si possa pensare: portando i farmaci direttamente al bersaglio, consentiranno di usarli al meglio senza sprechi.

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