La cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova, la stessa che a Capodanno aveva 'sfiorato' il Sole, saluta la Terra con un paggio ravvicinato, alla distanza minima di 12,5 milioni di chilometri. Ma a rovinare l'appuntamento ci sarà la Luna piena, così per godere a pieno dello spettacolo offerto dalla cometa converrà aspettare qualche giorno. Senza il disturbo della luce lunare, la cometa sarà ben visibile in direzione della costellazione dell'Aquila.
Per osservarla basta un piccolo binocolo
Dopo essere passata il 31 dicembre alla distanza minima dal Sole, il percorso della cometa 45P l'ha portata l'11 febbraio alla distanza minima dalla Terra. "Non è visibile ad occhio nudo, ma si mostra davvero interessante già con un piccolo binocolo”, ha detto l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Scoperta nel 1948 dagli astronomi Minoru Honda, Antonín Mrkos e Ludmila Pajdusakova, dai quali ha preso il nome, la cometa 45P si riaffaccia periodicamente, a intervalli di poco più di cinque anni.
Luna guastafeste, ma per poco
“Purtroppo l'incontro ravvicinato sarà rovinato dalla Luna piena – ha proseguito Masi – perchè la debole luce della cometa sarà 'sfregiata' da quella molto più intensa del nostro satellite”. Per questo agli appassionati che vorranno provare a osservare dal vivo la cometa converrà aspettare qualche giorno, dal 19 febbraio in poi, in attesa che la Luna 'tolga il disturbo' entrando pienamente nella fase calante. “Ma 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova non è una cometa per svogliati! Per vederla – ha concluso Masi – saranno necessarie levatacce perché il momento migliore per vederla sarà sempre nelle ultime ore della notte”.
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