Una molecola organica considerata uno dei mattoni alla base della vita è stata vista tra le polveri e i gas che circondano una giovanissima stella simile al nostro Sole. La scoperta, che si deve al radiotelescopio Alma dell'Osservatorio Europeo Australe (Eso), è pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society e suggerisce che una qualcosa di simile possa essere accaduto anche all'alba del Sistema Solare.
Due i gruppi di ricerca che hanno contribuito a questo risultato fra Italia e Spagna, Paesi Bassi e Gran Bretagna. Il primo è coordinato da Víctor M. Rivilla, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Firenze, e Rafael Martín-Doménech, del Centro de Astrobiología di Madrid; il secondo è guidato da Niels Ligterink, dell'osservatorio di Leida, e da Audrey Coutens, dell'University College London. Entrambi hanno utilizzato le 66 antenne del radiotelescopio Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), che si trova sulle Ande cilene, puntate sul sistema stellare multiplo IRAS 16293-2422. E' qui che, attorno a una stella in formazione, sono state riconosciute le molecole di isocianato di metile.
"Siamo entusiasti del risultato raggiunto perché queste protostelle sono molto simili al Sole all'inizio della sua vita e le condizioni sono adatte alla formazione di pianeti di tipo terrestre", hanno rilevato Martín-Doménech e Rivilla. "Avendo trovato molecole prebiotiche in questo sistema - hanno aggiunto - possiamo comprendere meglio come la vita abbia avuto inizio sul nostro pianeta".
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