E' arrivata la conferma che getti di vapore si sollevano da una delle lune più affascinanti di Giove, Europa, che sotto la superficie ghiacciata nasconde un oceano di acqua liquida. I dati sono quelli della missione della Nasa che 20 anni fa aveva portato la sonda Galileo a salutare Giove e le sue numerose lune. I getti di vapore sono le spie dell'oceano segreto di acqua liquida nascosto sotto i ghiacci di Europa e i dati che ne confermano l'esistenza sono pubblicati sulla rivista Nature Astronomy dal gruppo dell'Università del Michigan guidato da Xianzhe Jia.
"Finora solo alcune osservazioni del telescopio spaziale Hubble avevano fatto pensare alla presenza di tali getti su Europa", ha osservato Angelo Zinzi, dello Science Data Center dell'Agenzia Spaziale Italiana (Ssdc-Asi). I nuovi dati confermano le osservazioni fatte nel 2012 e nel 2016 anche dal telescopio spaziale Hubble, di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), la cui interpretazione è stata molto dibattuta.
La sonda Galileo aveva raccolto i dati nel 1997, "in uno degli otto passaggi progettati appositamente per studiare da vicino Europa. La sonda - prosegue Zinzi - si è avvicinata a meno di 400 chilometri dalla superficie e, sia il suo magnetometro sia lo spettrometro per onde di plasma, hanno mostrato cambiamenti repentini rispettivamente nel campo magnetico e nella densità di plasma elettronico". Cambiamenti, ha rilevato il ricercatore, che "fanno pensare a un effetto dovuto al passaggio della Galileo proprio in un getto proveniente dalla superficie di Europa".
Rappresentazione artistica della sonda Galileo durante il passaggio ravvicinato alla luna Europa (fonte: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Michigan)
I nuovi dati, ha rilevato l'esperto, ampliano gli scenari per le future missioni dirette al sistema di Giove, come la futura missione Juice (Jupiter Icy Moons Explorer), dell'Esa, e l'americana Europa Clipper, entrambe previste in partenza per i primi anni del prossimo decennio.
A questo punto è certo che Europa ospiti un caldo oceano di acqua liquida parecchi chilometri al di sotto della sua superficie ghiacciata, proprio come una delle lune di Saturno, Encelado. Finora si riteneva che l'unica possibilità di studiare questo oceano nascosto fosse la perforazione del ghiaccio, un’operazione estremamente costosa e complessa, ma le osservazioni della sonda Galileo forniscono un’alternativa migliore: raccogliere i campioni direttamente dai getti di vapore con una sonda in orbita intorno a Europa, senza dover atterrare sulla superficie.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA