È stato lanciato il nuovo satellite europeo Meteosat per previsioni meteorologiche superveloci, che permetterà di individuare in anticipo l'arrivo di fenomeni estremi come le inondazioni, e quindi di avvertire tempestivamente i cittadini e le aree a rischio. Il lancio del satellite di terza generazione, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dell'Organizzazione europea per l'utilizzo dei satelliti meteo (Eumetsat), e avverrà alle 21,30 di martedì 13, ora italiana, dalla base di lancio europea di Kourou, nella Guyana Francese, a bordo di un razzo Ariane 5.
Il nuovo satellite, chiamato MTG-I1, è il primo di una costellazione di sei satelliti che fornirà dati critici per le previsioni meteorologiche per i prossimi vent'anni portandole ad un nuovo livello, grazie ad osservazioni all'avanguardia dell'atmosfera terrestre e monitoraggio in tempo reale dei fulmini. Gli strumenti di cui è dotato, infatti, consentono una risoluzione molto maggiore rispetto alla seconda generazione e anche una capacità completamente nuova: quella di monitorare continuamente oltre l'80% della Terra alla ricerca dei lampi.
I dati forniti da MTG-I1 avranno moltissime applicazioni, dal permettere agli aerei di evitare le tempeste agli avvisi precoci per le inondazioni, fino al monitoraggio più preciso di incendi e nebbia. Contribuirà così a proteggere vite umane, territori e infrastrutture, sia in Europa che in Africa. Il nuovo satellite, infatti, scatterà immagini di questi due continenti ogni 10 minuti e mapperà continuamente i fulmini tra le nuvole e dalle nuvole al suolo. Le sue immagini ad alta risoluzione saranno disponibili in tempi molto più rapidi rispetto a quelli attuali, consentendo quindi di anticipare le previsioni di eventi meteorologici estremi che si sviluppano velocemente.
Il satellite Meteosat ha completato la delicata fase di caricamento del carburante a fine novembre, grazie a Thales Alenia Space, ed è stato poi montato sul razzo Ariane 5 con il contributo di Arianespace. I due propulsori a combustibile solido del razzo si sono separati dal corpo centrale una volta raggiunta un'altitudine di 67 chilometri, circa 141 secondi dopo il lancio. Poco dopo si è separata anche la parte anteriore del razzo, seguita dallo stadio principale con il combustibile liquido a quasi 9 minuti dal lancio, all'altezza di 165 chilometri. A quel punto, MTG-I1 ha cominciato il suo percorso intorno alla Terra per raggiungere l'orbita finale, a quasi 36mila chilometri, dove rimarrà per almeno 15 anni.
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