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Dal Sole irrequieto un blackout parziale in Nord America

Dal Sole irrequieto un blackout parziale in Nord America

E' avvenuto il 7 agosto per un brillamento, aumentate le aurore

10 agosto 2023, 11:07

Redazione ANSA

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Un potente brillamento solare (fonte: GPA Photo Archive, da Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un potente brillamento solare (fonte: GPA Photo Archive, da Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un potente brillamento solare (fonte: GPA Photo Archive, da Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un potente brillamento solare ha temporaneamente interrotto i segnali radio e di navigazione in tutto il Nord America. A causare il parziale blackout, lunedì 7 agosto, è stato lo sciame di particelle cosmiche, ossia un'espulsione di massa coronale classificata nella categoria X1.5, la più potente, che ha seguito di appena due giorni un brillamento ancora più forte ma che ha solo sfiorato il nostro pianeta.

 

Il brillamento solare ripreso dall'osservatorio Sdo (fonte: NASA/SDO)

 

Secondo il sito Spaceweather, dedicato al meteo spaziale, le particelle che hanno investito il naturale scudo magnetico che protegge il pianeta potrebbero ancora generare alcuni disturbi e aumentare il numero di aurore polari.Da circa 18 mesi il Sole fa registrare un'intensa attività con eruzioni quasi quotidiane, attività che dovrebbe continuare a intensificarsi nell'ambito di un ciclo di circa 11 anni che dovrebbe culminare attorno al 2025.

 Sia giugno che luglio hanno fatto registrare almeno un brillamento di classe X, i più potenti nella classificazione usata in ambito internazionale, e nei primi 10 giorni agosto se ne sono registrati 2: il 5 agosto una Cme di categoria X1.63 e il 7 agosto un altro di categoria X1.5. Contrariamente a quanto previsto da alcuni modelli, il secondo dei due brillamenti non ha cannibalizzato il primo. Si ipotizzava infatti che l'origine da una regione solare molto vicina e il breve lasso di tempo intercorso tra i due, avrebbe consentito al secondo brillamento di raggiungere e fondersi con il precedente, dando vita a un cosiddetto brillamento cannibale. Ma così non è avvenuto e solo il più recente tra i due brillamenti ha investito il campo magnetico del nostro pianeta causando alcuni danni alle comunicazioni satellitari e in alcune frequenze delle onde radio. Il blackout è stato limitato, ma alcuni effetti secondari, in particolare maggiori aurore polari, potrebbero farsi sentire ancora nelle prossime ore.

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