Prosegue nonostante i gravi problemi il viaggio di Peregrine, il primo lunare di una compagnia private: la sonda ha percorso oltre 320mila chilometri dalla Terra e ha inviato un selfie in cui si riconosce anche il nostro pianeta. Nel frattempo, i tecnici sono riusciti a prolungare almeno di qualche ora la durata del propellente necessario a mantenere il giusto assetto della navetta che in ogni caso non sarà in grado di allunare come previsto.
Peregrine ormai è operativa da oltre 65 ore, ben oltre le aspettative dopo che nelle ultime fasi del lancio i tecnici avevano identificato un grave problema al sistema di propulsione per il mantenimento dell’assetto. Problema tale che non permetterà di scendere sulla superficie lunare ne tantomeno di mantenere a lungo le comunicazioni con la Terra. L’ultimo aggiornamento da parte di Astrobotic, l’azienda americana che ha realizzato la missione, afferma che Peregrine si trova a oltre 320mila chilometri, nella traiettoria corretta per incrociare quella della Luna. Un incrocio che dovrebbe verificarsi tra una decina di giorni ma la sonda non avrà modo di completare la parte più importante della sua missione: la discesa sulla Luna. Nell’ultimo comunicato, rilasciato nella notte italiana Astrobotic ha detto che i tecnici sono riusciti a ridurre i consumi del propellente estendendo a 36 ore (da questa notte) l’autonomia della navetta che però questa notte dovrà affrontare un periodo di black out di circa 9 ore nelle comunicazioni dovuto alla sua posizione.Riproduzione riservata © Copyright ANSA