/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Più buchi neri del previsto nell'universo primordiale

Più buchi neri del previsto nell'universo primordiale

Li ha trovati il telescopio spaziale Hubble

01 ottobre 2024, 09:14

di Elisa Buson

ANSACheck
Osservazioni ripetute a distanza di anni hanno permesso di individuare altri buchi neri in remote galassie poco dopo il Big Bang (fonte: NASA, ESA, M. Hayes Stockholm University, J. DePasquale STScI) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Osservazioni ripetute a distanza di anni hanno permesso di individuare altri buchi neri in remote galassie poco dopo il Big Bang (fonte: NASA, ESA, M. Hayes Stockholm University, J. DePasquale STScI) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scrutando nell'universo primordiale, il telescopio spaziale Hubble è riuscito a trovare più buchi neri di quanti ne siano stati individuati finora. Il risultato, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters da un team internazionale guidato dall'Università di Stoccolma, aiuterà a fare luce sull'evoluzione delle galassie e sulla misteriosa formazione dei buchi neri supermassicci.

Questi mostri cosmici, che possono avere una massa milioni o miliardi di volte superiore a quella del Sole, si trovano al centro di diverse galassie a meno di un miliardo di anni dal Big Bang. "Molti di questi oggetti sembrano essere più massicci di quanto dovrebbero essere in tempi così primitivi: o si sono formati molto massicci o sono cresciuti molto rapidamente", spiega Alice Young dell'Università di Stoccolma. Per comprendere meglio il rapporto fra l'evoluzione delle galassie e i buchi neri, gli astronomi hanno utilizzato il telescopio spaziale Hubble di Nasa e Agenzia spaziale europea per verificare quanti buchi neri fossero presenti poco dopo il Big Bang in una popolazione di remote galassie. Le osservazioni sono state poi ripetute a distanza di alcuni anni per misurare le variazioni di luminosità delle galassie, una spia della presenza di buchi neri.

Grazie a questa strategia, sono stati identificati più buchi neri di quanti ne fossero stati trovati in precedenza usando altri metodi di indagine. I dati raccolti suggeriscono che alcuni buchi neri si sono formati probabilmente dal collasso di stelle massicce e incontaminate durante il primo miliardo di anni del tempo cosmico. Altre possibili vie alternative includono il collasso di nubi di gas, fusioni di stelle in ammassi massicci e buchi neri primordiali che potrebbero essersi formati nei primi secondi dopo il Big Bang. Con queste nuove informazioni, sarà possibile costruire modelli più accurati della formazione delle galassie.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza