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Il primo drone italiano nei laghi glaciali dell'Artico

Il primo drone italiano nei laghi glaciali dell'Artico

Ha raccolto dati per studiarne lo stato di salute e l'evoluzione

11 agosto 2023, 15:03

Redazione ANSA

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Il drone utilizzato nel progetto Ecoclimate (fonte: E. Calizza) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il drone utilizzato nel progetto Ecoclimate (fonte: E. Calizza) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il drone utilizzato nel progetto Ecoclimate (fonte: E. Calizza) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Capire come stanno e come si evolveranno i laghi glaciali artici: è quanto permetteranno di fare dati e immagini raccolti dal primo drone italiano che ha esplorato le isole Svalbard, nel circolo polare Artico. Configurato per lavorare a latitudini estreme, il drone idrografico è stato utilizzato nell'ambito del progetto "EcoClimate", che fa parte del Programma di ricerca nell'Artico e che è coordinato dal gruppo di Ecologia trofica del dipartimento di Biologia ambientale della Sapienza Università di Roma in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), attraverso l' Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa, sede di Roma) e Istituto di scienze polari (Cnr-Isp, sedi di Messina e Roma).

"L'obiettivo è comprendere come i cambiamenti climatici potranno influenzare la struttura e il funzionamento di questi delicati ecosistemi, considerati hotspot di biodiversità e sink di carbonio alle più elevate latitudini", osserva il coordinatore del progetto, Eoardo Calizza della Sapienza Università di Roma. "Benché l'uso dei droni stia diventando di uso comune nell'ambito delle attività di ricerca polare, questa - ha aggiunto - è la prima volta che un drone idrografico viene utilizzato sulla terraferma per lo studio degli ecosistemi lacustri artici".

Le mappe in 2D e 3D dei laghi artici ottenute grazie ai dati raccolti dal drone permetteranno di calcolare volumi d'acqua e tempi di ricambio dei laghi artici con una precisione mai ottenuta finora. "Il drone utilizzato è stato progettato e adattato proprio per questo scopo: piccolo, leggero e facilmente trasportabile, ci ha permesso di raggiungere laghi ai piedi dei ghiacciai mai mappati prima. I risultati ottenuti e i calcoli volumetrici dei laghi verranno, poi, correlati con i dati ecologici, per ottenere informazioni uniche su questi delicati ecosistemi acquatici", osserva il responsabile della sperimentazione, David Rossi del Cnr-Irsa.

La sperimentazione è stata possibile grazie alla strumentazione fornita e configurata dalle aziende Seafloor System, per il drone idrografico portatile, e Microgeo per l'antenna.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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