ROMA - Apple sotto pressione di alcuni investitori, che incalzano Cupertino sulla dipendenza dei giovani dagli smartphone chiedendo di fatto una maggiore responsabilità sociale. Lo riporta il Wall Street Journal.
Se infatti l'iPhone ha fatto la fortuna di Apple e Wall Street, dall'altra parte - è l'idea degli azionisti - avrebbe accentuato il fenomeno della dipendenza dei più giovani dai propri dispositivi.
Da qui la richiesta dell'investitore attivo Jana e del fondo Calstrs a Apple di sviluppare nuovi strumenti software per aiutare i genitori a controllare e limitare l'uso degli smartphone da parte dei figli e studiare l'impatto che un eccessivo utilizzo può avere sulla salute mentale.
L'iPhone è il gadget tecnologico più popolare di tutti i tempi, solo nel 2017 ne sono stati venduti di 223 milioni, una bella fetta dell'utile della società guidata da Tim Cook. La lettera dei due investitori ha provocato qualche effetto in Borsa e arriva a pochi giorni del caso sul rallentamento delle batterie dei vecchi smartphone.
E aggiunge un altro tassello al fronte critico sulle tecnologie. Il primo è stato aperto qualche mese fa da Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter ("Internet si è rotto, si e' incamminato su un percorso buio) mentre più di recente due ex manager di Facebook, Sean Parker e Chamath Palihapitiya, hanno rinnegato il loro passato (ma non i guadagni). Per il primo, il social ha sfruttato le "vulnerabilità della psicologia umana" e "Dio solo sa cosa fa alle menti dei bambini". Mentre il secondo ha sostenuto che la piattaforma "sta facendo a pezzi la nostra società".
Dopo le critiche, due ricercatori di Facebook si sono interrogati sull'uso dei social mentre Mark Zuckerberg in persona, tra i buoni propositi di inizio anno si è ripromesso di riparare ai "troppi errori" di Facebook.
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