Secondo un nuovo rapporto di The Information, Apple avrebbe aumentato significativamente la spesa in progetti di intelligenza artificiale. L'obiettivo? Salire in corsa sul treno dell'IA generativa e produrre il "suo" ChatGpt, da integrare poi nei vari dispositivi tecnologici. La testata online, riferendo di aver parlato con persone informate sulla questione, sottolinea come parte dell'iniziativa sia tesa a rendere più utile Siri, l'assistente presente su iPhone, iPad e computer della Mela, così che possa essere in grado di svolgere anche operazioni più complesse, muovendosi tra i menu dei diversi prodotti. Da almeno quattro anni, il colosso di Cupertino dedica un gruppo di lavoro all'intelligenza artificiale, sotto la guida di John Giannandrea, ex manager di Google.
Il team "Foundational Models" di Apple che lavora sull'intelligenza artificiale conversazionale comprende circa 16 persone. Per The Information, la compagnia starebbe spendendo milioni di dollari al giorno per addestrare i suoi modelli linguistici. Un aspetto che richiede hardware spesso costoso, come ha di recente sottolineato Sam Altman, a capo di OpenAi, sviluppatrice di ChatGpt. Per realizzare l'ultimo modello Gpt-4, OpenAi avrebbe speso oltre 100 milioni di dollari, più di quanto necessario per costruire tutti i modelli precedenti messi assieme. Secondo le indiscrezioni, se gli sforzi di Apple dovessero andare nella giusta direzione, si potrebbe avere una prima versione di Siri "conversazionale" entro il prossimo anno, ossia al rilascio di iOS 18, il sistema operativo degli iPhone.
Il giornalista esperto di Apple, Mark Gurman, a luglio aveva pubblicato un articolo su Bloomberg affermando che il colosso stava sperimentando modelli linguistici di grandi dimensioni internamente, compreso un chatbot chiamato Ajax.
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