Il 73% dei lavoratori italiani, nel mondo la percentuale sale al 78%, usa già strumenti di intelligenza artificiale generativa al lavoro. Lo fa, però, senza affidarsi a programmi offerti dalle aziende ma per propria iniziativa. Lo dicono i dati del Microsoft Work Trend Index, l'indagine effettuata su 31 mila persone in 31 paesi, che la compagnia ha presentato in occasione dell'evento Envision AI Connection, all'Università Bocconi di Milano.
A livello gobale, dalla ricerca emerge che l'utilizzo dell'IA generativa è quasi raddoppiato negli ultimi sei mesi e che sta emergendo il fenomeno del 'Bring your own AI tool', i dipendenti stanno agendo cioè in autonomia con i loro strumenti di intelligenza artificiale. In Italia, il 60% dei professionisti utilizza programmi di IA per ridurre il tempo impiegato nello svolgere determinati compiti e focalizzarsi su quelli più strategici. Ed è forte il tema delle competenze: il 62% dei manager nostrani sostiene di non voler assumere risorse che non abbiano conoscenze nel settore puntando così su capacità specifiche incentrate sulla tecnologia. Tuttavia, nonostante la maggior parte dei leader aziendali italiani (76%) abbia compreso l'importanza dell'adozione dell'IA a livello organizzativo per poter rimanere competitivi sul mercato, il 50% di loro teme che la propria azienda non abbia piani di implementazione di questa tecnologia.
Più in generale, secondo il Microsoft Work Trend Index, il 92% degli intervistati sfrutta l'IA generativa per rendere le attività lavorative più semplici. Lo stesso numero è concorde con il dire che la tecnologia è un supporto per aumentare la creatività mentre il 93% sottolinea l'aiuto nella concentrazione sulle operazioni più importanti e per ottenere motivazione nello svolgere il proprio lavoro.
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