OpenAI e News Corp, editore proprietario del Wall Street Journal, Sun e decine di altri siti di informazione, hanno stretto un accordo per consentire a ChatGpt di "addestrarsi" sugli articoli pubblicati online. Lo ha annunciato la stessa News Corp con un comunicato, spiegando che OpenAI potrà accedere sia ai contenuti attuali che a quelli archiviati e utilizzare i dati per migliorare i suoi modelli di intelligenza artificiale. Nessuna delle due società ha rivelato i termini dell'accordo, ma un rapporto del Wall Street Journal stima in 250 milioni di dollari il prezzo pagato da OpenAI all'editore. "La mossa riconosce che esiste un premio per il giornalismo di qualità - ha affermato l'amministratore delegato di News Corp, Robert Thomson in una nota - l'era digitale è stata caratterizzata dal predominio dei distributori, spesso a scapito dei creatori, e molte società di media sono state travolte da una spietata marea tecnologica. Ora tocca a noi sfruttare al meglio questa opportunità". Non si tratta della prima partnership del genere per OpenAI. Negli ultimi mesi, l'organizzazione ha stretto accordi con Reddit, Financial Times, Associated Press, l'editore tedesco Axel Springer, che possiede Politico e Business Insider negli Stati Uniti e Bild e Die Welt in Germania, e la spagnola Prisa Media, per poter accedere ai rispettivi contenuti online per finalità di allenamento degli algoritmi. Una scelta quasi obbligata considerando che pubblicazioni come il New York Times hanno citato in giudizio OpenAI e Microsoft per aver usato, senza licenza, articoli e approfondimenti, per aggiornare la conoscenza dei loro chatbot di IA.
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