L'applicazione ToTok, una nuova chat con decine di milioni di utenti nel mondo, sarebbe in realtà uno strumento per spiare, nelle mani del governo degli Emirati Arabi Uniti. A dirlo, secondo quanto riferito dal New York Times, è l'intelligence statunitense. Apple e Google hanno rimosso ToTok dai rispettivi negozi di app per iPhone e dispositivi Android, un scelta che tuttavia l'azienda, sul proprio sito web, attribuisce a un "temporaneo problema tecnico".
ToTok - che ha un nome simile al social cinese TikTok con cui però non ha legami - "è usata dal governo degli Emirati Arabi Uniti per tracciare ogni conversazione, spostamento, relazione, appuntamento, suono e immagine di chi ha installato la app", che "ha accesso a microfono, fotocamera, agenda e altri dati presenti sullo smartphone", scrive il quotidiano newyorchese.
L'azienda dietro ToTok, Breej Holding, è molto probabilmente una società di facciata affiliata a DarkMatter, una realtà di cyberintelligence e hacking con sede ad Abu Dhabi. A lavorarci sono funzionari dell'intelligence degli Emirati, ex dipendenti della National Security Agency americana ed ex agenti dell'intelligence militare israeliana. DarkMatter, riferisce ancora il giornale, sarebbe sotto indagine da parte dell'Fbi per presunti crimini informatici.
In una nota sul suo sito, ToTok non entra nel merito delle accuse. Il post è un ringraziamento alle "decine di milioni di utenti in centinaia di Paesi" ottenuti "in pochi mesi", e una rassicurazione sugli standard adottati per proteggere i dati degli utenti. Nei negozi di app di Google e Apple "ToTok è temporaneamente non disponibile a causa di un problema tecnico", si legge nella nota, in cui si spiega che la app per Android è scaricabile sul sito di ToTok e dai negozi di app dei costruttori asiatici di telefoni Samsung, Huawei, Xiaomi e Oppo.
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