Apple lancerà a settembre la nuova gamma di iPhone. Al loro fianco, il colosso americano dovrebbe svelare anche le prossime iterazioni di Apple Watch, in formato standard e Ultra. Per quest'ultimo, la volontà sarebbe quella di seguire un processo di realizzazione più sostenibile, sia dal punto di vista dei costi che dell'ambiente. A riferirlo è Ming-Chi Kuo, l'analista di Tf Securities, che negli anni si è consolidato come uno dei principali esperti di fatti riguardanti la Mela. Per l'analista, Apple ricorrerà alla stampa 3D per la seconda generazione di Apple Watch Ultra. La tecnologia dovrebbe permettere all'azienda di risparmiare tempo in fase di produzione e di contenere i costi. Non tutte le parti dell'orologio potranno essere realizzate con una stampante 3D.
Quelle possibili saranno, per Ming-Chi Kuo, gli elementi meccanici e quelli in titanio, dalla corona digitale al pulsante laterale e di azione. Parti finora lavorate con una macchina tradizionale Cnc, ossia "Computerized Numerical Control". Se la catena di fornitura e di finalizzazione dovesse proseguire al meglio, per l'analista, Apple potrebbe optare per la stampa 3D anche su altre sezioni del Watch Ultra in futuro, così da ottimizzare ulteriormente i costi, scegliendo anche materiale riciclato e a minor impatto ambientale. Peraltro Apple pone sempre grande attenzione ai processi di riutilizzo e riciclo nella produzione dei suoi dispositivi. Il primo Watch Ultra, annunciato lo scorso autunno, utilizza il 100% di tungsteno riciclato nel Taptic Engine, il 100% di terre rare riciclate in tutti i magneti e il 100% di stagno riciclato nel chip SiP.
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