"E' chiaro che non abbiamo fatto abbastanza per evitare che i nostri strumenti non creassero danni. Ci scusiamo per gli errori commessi, ci vorrà del tempo ma sono impegnato per impedire che si ripeta". Lo ha detto il capo di Facebook Mark Zuckerberg nell'incontro al Parlamento europeo con alcuni eurodeputati. "Nel 2016 - ha aggiunto - eravamo troppo lenti per identificare le interferenze russe nelle elezioni Usa, ma ora siamo più preparati per far fronte ad attacchi con Fake news. Stiamo collaborando con i governi per migliorare la sicurezza dell'informazione".
"La democrazia non deve e non può essere trasformata in un'operazione di marketing, in cui chi si impossessa dei nostri dati acquisisce un vantaggio politico". Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani nell'incontro con Zuckerberg. "Vi è il rischio che alcuni partiti o, persino potenze straniere, utilizzino indebitamente questi dati per alterare i risultati elettorali nel loro interesse", aggiunge Tajani.
Cancellare i profili falsi che diffondono disinformazione minacciando la democrazia: è la richiesta avanzata al fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, da Avaaz, un movimento che conta 47 milioni di sostenitori online, con un flash mob nei pressi della sede della Commissione europea, in occasione dell'arrivo di Zuckerberg al Parlamento europeo.
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